Sulla fame non si specula – Sulla Fame Non si specula http://sullafamenonsispecula.org Informati e Partecipa Thu, 04 Apr 2019 10:26:42 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.3 Carta di Milano: un’integrazione in sei punti dal terzo settore http://sullafamenonsispecula.org/836/ http://sullafamenonsispecula.org/836/#respond Mon, 28 Sep 2015 08:58:54 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=836 Un documento in sei punti di integrazione alla Carta di Milano. A prepararlo è stato un gruppo di lavoro coordinato dal mensile del terzo settore ...

The post Carta di Milano: un’integrazione in sei punti dal terzo settore appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>

Un documento in sei punti di integrazione alla Carta di Milano. A prepararlo è stato un gruppo di lavoro coordinato dal mensile del terzo settore VITA e di cui ha fatto parte anche la campagna “Sulla fame non si specula”.

Sono troppe le questioni che la Carta di Milano, presentata come eredità di Expo 2015, non affronta. E non di poco conto: la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land grabbing, gli OGM, la concorrenza fra produzione di biocarburanti e alimentazione umana.

Il documento che alleghiamo  a questo post è stato inviato oggi ai professori Salvatore Veca, supervisore scientifico e Enrica Chiappero-Martinetti responsabile del percorso di sviluppo sostenibile, di Laboratorio Expo che ha curato l’elaborazione della Carta di Milano.

L’occasione è la presentazione alle Nazioni Unite del documento che rappresenta la legacy morale di EXPO che avverrà oggi all’Onu durante un evento collaterale al vertice di oltre 150 capi di Stato e di governo convocato per definire gli obiettivi dei Millenium Development Goals 2030.

Tra le persone che hanno partecipato ai lavori: Stefano Zamagni, Marco Percoco, Marcello Esposito, Emanuela Citterio, Marco Dotti, Riccardo Bonacina. Queste le organizzazioni: VITA, Action Aid, Sulla fame non si specula, Centro Missionario Pime di Milano.

Scarica il documento: Osservazioni sulla Carta di Milano

The post Carta di Milano: un’integrazione in sei punti dal terzo settore appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/836/feed/ 0
Firma la petizione! http://sullafamenonsispecula.org/firma-la-petizione/ http://sullafamenonsispecula.org/firma-la-petizione/#comments Fri, 22 May 2015 13:11:49 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=777 Nella Carta di Milano non compare nessun accenno al problema della speculazione finanziaria sui beni alimentari. Dalla città di Expo, la cui sfida è “Nutrire ...

The post Firma la petizione! appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
Nella Carta di Milano non compare nessun accenno al problema della speculazione finanziaria sui beni alimentari. Dalla città di Expo, la cui sfida è “Nutrire il pianeta” ci si aspettava qualcosa di più. Degli impegni concreti per far sì il diritto al cibo venga prima della finanza senza regole, che con gli strumenti finanziari derivati e i “futures” continua a scommettere sull’andamento dei prezzi dei beni alimentari per fare profitto senza curarsi delle conseguenze.

Per questo la campagna Sulla fame non si specula ha deciso di lanciare una petizione rivolta al Governo italiano, per chiedere che prenda posizione sul tema della finanza e per far sì che da Expo parta il messaggio della necessità di creare un quadro normativo sugli strumenti finanziari che tuteli il cibo dalla speculazione senza regole. C’è già in atto un tentativo in questo senso: il Parlamento europeo ha approvato una direttiva per la regolamentazione degli strumenti finanziari derivati che nel 2016 l’Italia dovrà recepire.

A fare la differenza puoi essere anche tu! Non è vero che siamo impotenti davanti a meccanismi più grandi di noi! La voce della società civile conta, facciamo sentire. Per firmare la petizione vai QUI.

The post Firma la petizione! appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/firma-la-petizione/feed/ 2
Carta di Milano: dov’è finita la finanza? http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-dove-finita-la-finanza/ http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-dove-finita-la-finanza/#respond Wed, 29 Apr 2015 14:48:53 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=754 È difficile trovare qualcosa su cui non si è d’accordo nella Carta di Milano – il documento con gli impegni che dovrebbero costituire l’eredità di ...

The post Carta di Milano: dov’è finita la finanza? appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
È difficile trovare qualcosa su cui non si è d’accordo nella Carta di Milano – il documento con gli impegni che dovrebbero costituire l’eredità di Expo 2015 sulla lotta alla fame, presentato a Milano alla vigilia dell’inizio dell’esposizione universale. Sono tutte affermazioni di buon senso, che chiunque sottoscriverebbe.

A leggerla bene – però – c’è un aspetto che in questa Carta di Milano ci lascia profondamente perplessi. Nel testo è sparito ogni riferimento al tema della finanza, che pure c’era nel Protocollo di Milano sull’alimentazione e la nutrizione, l’iniziativa promossa dal Barilla Center for Food and Nutrition con la collaborazione di tante personalità e sigle della società civile, al quale la Carta di Milano si è ispirata e che cita espressamente fra le sue fonti. Quasi che l’uso del denaro non abbia nulla a che fare con l’alimentazione. E più in generale è tutto il tema della crisi globale che stiamo attraversando ormai dal 2008 – che ha pesato sui prezzi alimentari e quindi sull’accesso al cibo e la fame – a rimanere fuori dal documento, come se non c’entrasse nulla con la sfida «Nutrire il pianeta energia per la vita».

Il tema del rapporto tra cibo e finanza, al contrario, è un grande nodo del mondo di oggi: la corsa ad acquistare terreni agricoli nel Sud del mondo (ad esempio in quell’Etiopia da cui partono molti dei migranti che troviamo sui barconi) e la volatilità dei prezzi nei mercati delle materie prime agricole, sono fattori che generano fame. E hanno a che fare con un certo modo di fare finanza, molto più vicino al nostro portafoglio di quanto crediamo.

È quanto attraverso la campagna “Sulla fame non si specula” diciamo da tempo. Ma è anche quanto stava scritto nel Protocollo di Milano, varato non più tardi del 3 aprile: «Le parti si impegnano a identificare e proporre leggi per disciplinare la speculazione finanziaria internazionale sulle materie prime e la speculazione sulla terra, oltre che a proteggere le comunità vulnerabili dall’accaparramento della terra (“land grabbing”) da parte di entità pubbliche e private, rafforzando al contempo il diritto all’accesso alla terra delle comunità locali e delle popolazioni autoctone».

Perché un impegno preciso di questo tipo non compare più tra quanto la Carta di Milano richiede «con forza a governi, istituzioni e organizzazioni internazionali»? Si parla solo genericamente di «rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo, per regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali, tutelando le popolazioni locali». Non è la stessa cosa.

In tutta la sezione «impegni» – a parte una rapidissima evocazione della questione dell’accesso al credito – non compare nulla che abbia a che fare con la parola «finanza». Quasi che questo mondo fosse un’entità a sé stante, le cui scelte non hanno ricadute concrete pure sull’agricoltura e sul mercato dei prodotti alimentari.

Secondo noi questo tema è decisivo per il nostro futuro, come la crisi finanziaria globale dovrebbe averci insegnato. Ed è il motivo per cui, anche durante questo Expo 2015, andremo avanti a ripeterlo con forza.

A partire da un appuntamento la campagna “Sulla fame non si specula” ha organizzato per il 22 maggio nella Milano dell’Expo insieme a Banca Etica e alle numerose sigle del terzo settore: POP ECONOMIX LIVESHOW @ EXPO: LA CRISI, LA FINANZA E IL CIBO COME NESSUNO VE LI RACCONTA, uno spettacolo teatrale di Alberto Pagliarino, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza e la regia di Alessandra Rossi Ghiglione, alle ore 21 nell’Auditorium del Pime di Milano.

Sarà una serata per capire, divertendosi anche un po’. Ma soprattutto per chiedere passi concreti (e non solo parole sulla lotta alla fame). Perché siamo convinti che la finanza con il cibo c’entri eccome, e che la Milano dell’Expo non possa non parlarne, insieme ai suoi cittadini.

The post Carta di Milano: dov’è finita la finanza? appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-dove-finita-la-finanza/feed/ 0
Il nostro video sulla finanza slot: il cibo non è solo una merce http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/ http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/#respond Tue, 31 Mar 2015 09:50:02 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=730 C’è una finanza-slot machine, che usa il cibo come moneta e che scommette sui prezzi dei beni alimentari. E in questo modo si gioca il ...

The post Il nostro video sulla finanza slot: il cibo non è solo una merce appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
C’è una finanza-slot machine, che usa il cibo come moneta e che scommette sui prezzi dei beni alimentari. E in questo modo si gioca il futuro di intere famiglie e popolazioni vulnerabili. Il nostro video!

Sulla fame non si specula – Video from SULLA FAME NON SI SPECULA on Vimeo.

Disegni: Davide Pascetti; Coordinamento editoriale: Emanuela Citterio; Animazione: Studio Magoga

The post Il nostro video sulla finanza slot: il cibo non è solo una merce appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/feed/ 0
Popeconomix, uno spettacolo per spiegare la crisi http://sullafamenonsispecula.org/popeconomix-uno-spettacolo-per-spiegare-la-crisi/ http://sullafamenonsispecula.org/popeconomix-uno-spettacolo-per-spiegare-la-crisi/#respond Tue, 16 Sep 2014 14:01:40 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=633 Pop Economix Live Show è uno spettacolo che racconta della crisi globale che ci ha investito: lo fa in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi ...

The post Popeconomix, uno spettacolo per spiegare la crisi appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
Pop Economix Live Show è uno spettacolo che racconta della crisi globale che ci ha investito: lo fa in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi di un narratore. A noi di “Sulla fame non si specula” piace perché riesce a rendere comprensibili temi che riguardano la vita di tutti noi, anche se si tratta di finanza ed economia. Popeconomix è anche un fumetto, edito dalla casa editrice Becco Giallo.

Ecco com’è nato lo spettacolo, che ha fatto centinaia di repliche e sta girando tutta Italia, ospitato da gruppi, associazioni, sindacati, oltre, naturalmente, dai teatri.

Pop Economix Live Show è una versione ampliata e arricchita dello spettacolo Pop Economy, scritto tra 2010 e 2011, e che nel 2012 ha realizzato oltre 100 rappresentazioni in più di 80 città italiane e che continua a girare tutto il Paese, contribuendo a spiegare, in modo semplice, leggero e ironico, i complessi meccanismi della finanziarizzazione, le bolle dei tecnologici e dell’immobiliare negli Stati Uniti, la cartolarizzazione dei debiti, l’esplosione del mercato dei derivati, e pure (anzi soprattutto) gli effetti su ciascuno di noi.


La storia di Jack, l’americano medio che ha creduto nel sogno del mutuo per tutti fino al punto di trasformare la sua casa in un bancomat, in Pop Economy, si incrocia con quella del Ceo di Lehman Richard Fuld e con quella del professor Rossi che per guadagnare quello che Fuld guadagnò nel 2006 avrebbe dovuto iniziare a lavorare all’epoca dei Sumeri.
In Pop Economix Live Show, le vicende di Jack e di Dick Fuld si intrecciano con quelle di altri personaggi: il professor Mario Rossi, investito dalla crisi italiana dell’agosto 2011, Christoforos Sardelis, responsabile del debito pubblico greco nel 2001, il trader della Borsa di Chicago Bob Brown, gli eroi della Primavera araba e i contestatori di Occupy Wall Street.

Il racconto mette sotto gli occhi del pubblico, come snodi di una storia globale che incrocia le storie personali, le tappe della crisi odierna e i meccanismi economici e finanziari che incidono sulla vita quotidiana, espressi da un intrico di sigle, parole, espressioni tanto frequenti nei media, quanto ignorate nel loro effettivo significato.
Qui sta la sfida di Pop Economix Live Show: restituire significato e spessore narrativo a parole abusate rendendo tutti, ma proprio tutti, in grado di capire e dunque di scegliere, liberamente e consapevolmente.
 Pop Economix Live Show è una narrazione teatrale di impegno civile, a tratti leggera, comica e drammatica. Una conferenza-spettacolo pensata come una struttura agile, che possa essere replicata ovunque.

I contatti per prenotare lo spettacolo QUI

The post Popeconomix, uno spettacolo per spiegare la crisi appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/popeconomix-uno-spettacolo-per-spiegare-la-crisi/feed/ 0
Dimezzare la fame entro il 2015, secondo la FAO si può http://sullafamenonsispecula.org/dimezzare-la-fame-entro-il-2015-si-puo/ http://sullafamenonsispecula.org/dimezzare-la-fame-entro-il-2015-si-puo/#respond Tue, 16 Sep 2014 13:36:09 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=626 Un obiettivo «a portata di mano». Per la Fao dimezzare la fame nel mondo nel 2015 è tutt’altro che impossibile. Ad oggi 63 Paesi in ...

The post Dimezzare la fame entro il 2015, secondo la FAO si può appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
Un obiettivo «a portata di mano». Per la Fao dimezzare la fame nel mondo nel 2015 è tutt’altro che impossibile.

Ad oggi 63 Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto il primo obiettivo del Millennio fissato dall’Onu per il 2015, riuscendo a dimezzare la percentuale di persone denutrite, e altri sei sono sulla buona strada. A rilevare i progressi è il Rapporto sullo Stato dell’insicurezza alimentare nel mondo (Sofi) 2014 presentato dalla Fao con il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il Programma Alimentare Mondiale (Pam).

A livello globale negli ultimi dieci anni il numero delle persone che soffrono la fame è in calo di 100 milioni di persone. Se il dato è in discesa, tuttavia sono ancora 805 milioni le persone cronicamente sottoalimentate, circa una persona su nove soffre la fame» secondo il nuovo rapporto delle Nazioni Unite.

Ma cosa servirebbe per “nutrire il pianeta”, tema fra l’altro dell’Expo che si terrà a Milano proprio nel 2015, anno posto come riferimento dalle Nazioni Unite per raggiungere gli Obiettivi del millennio?

«Un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate. 
Questa quantità basterebbe a sfamare le persone che soffrono di fame cronica» sottolinea Coldiretti, commentando in una nota il rapporto di Fao, Ifad e Pam. «Non è eticamente sostenibile» continua la Coldiretti, la realtà di 805 milioni di persone (una su dieci) che non abbiano ancora cibo sufficiente mentre gli sprechi alimentari hanno raggiunto le 670 milioni di tonnellate nei paesi industrializzati e le 630 milioni di tonnellate in quelli in via di sviluppo». L’origine del problema, secondo Coldiretti, è aver trattato il cibo «come una merce qualsiasi», globalizzando tutto senza globalizzare le regole. «Il risultato contraddittorio è stato il diffondersi dell’obesità e dello spreco di cibo nei Paesi ricchi e il furto delle terre fertili. È necessario ora – conclude la Coldiretti – che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo».

Da Milano, città che ospiterà l’Expo 2015, arriva intanto l’appello dell’arcivescovo Angelo Scola: «Milano è frammentata, non ha ancora un’anima adeguata ad affrontare il travaglio in cui siamo immersi, per questo ha bisogno di un nuovo umanesimo» ha detto a oltre 300 operatori e volontari Caritas riuniti al Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso per la 31esima edizione del convegno delle Caritas decanali intitolato “Pane e Parola. Le radici della fame, il nostro impegno”. Ascoltate i bisogni di chi vi chiede aiuto, recuperate gli scarti alimentari e ridistribuiteli nelle mense dei poveri, ma fatevi interpreti di «un nuovo umanesimo», prendendo a modello i grandi santi della Carità, ha detto l’Arcivescovo. «I santi sanno coniugare l’azione con l’intelligenza e questo produce il genio. Tutte le grandi opere di carità sono espressioni di genialità», ha detto Scola, sottolineando come la sfida sia, in realtà, culturale.

The post Dimezzare la fame entro il 2015, secondo la FAO si può appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/dimezzare-la-fame-entro-il-2015-si-puo/feed/ 0
Sulla fame non si specula: i fondatori http://sullafamenonsispecula.org/sulla-fame-non-si-specula-fondatori/ http://sullafamenonsispecula.org/sulla-fame-non-si-specula-fondatori/#respond Sun, 19 Jan 2014 14:32:58 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=666 Sulla fame non si specula è una campagna di sensibilizzazione fondata da Emanuela Citterio e Giorgio Bernardelli, due giornalisti che occupano di attualità internazionale e ...

The post Sulla fame non si specula: i fondatori appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
Sulla fame non si specula è una campagna di sensibilizzazione fondata da Emanuela Citterio e Giorgio Bernardelli, due giornalisti che occupano di attualità internazionale e Sud del mondo.

Osservando le crisi alimentari in Africa e in Asia e l’Indice dei prezzi della FAO si sono a un certo punto interrogati sui fattori scatenanti la volatilità dei prezzi dei beni alimentari, e insieme all’economista Riccardo Moro, che insegna Economia dello Sviluppo all’Università di Milano ed è stato il direttore della campagna italiana per la cancellazione del debito dei Paesi poveri, hanno approfondito il fenomeno della speculazione finanziaria sui beni alimentari.

Al gruppo di lavoro si sono aggiunti Luca De Fraia, esperto di campagne e segretario generale di Action Aid Italia, Franca Roiatti giornalista di Panorama ed esperta di land grabbing e Fabio Pipinato, fondatore di Unimondo.it.

Nel 2011 la campagna è nata ufficialmente e ha cominciato ad aggregare gruppi e associazioni, alcune delle quali si sono fatte promotrici e hanno deciso di sostenere fattivamente l’iniziativa. Il Comune di Milano e la Provincia autonoma di Trento hanno dato il proprio sostegno e patrocinio all’iniziativa.

 

The post Sulla fame non si specula: i fondatori appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/sulla-fame-non-si-specula-fondatori/feed/ 0
Milano si confronta con la campagna! http://sullafamenonsispecula.org/milano-si-confronta-con-la-campagna/ http://sullafamenonsispecula.org/milano-si-confronta-con-la-campagna/#comments Thu, 13 Oct 2011 15:08:08 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=330 Il Comune di Milano si confronterà con la campagna “Sulla fame non si specula” il 20 Ottobre a Milano, in un incontro pubblico a Piazza ...

The post Milano si confronta con la campagna! appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
Il Comune di Milano si confronterà con la campagna “Sulla fame non si specula” il 20 Ottobre a Milano, in un incontro pubblico a Piazza Mercanti.

I prezzi dei beni alimentari sono destinati a rimanere alti e molto volatili, mettendo a rischio l’obiettivo di dimezzare il numero delle persone che soffrono la fame entro il 2015. Lo afferma la FAO nel suo ultimo rapporto sullo Stato dell’insicurezza alimentare nel mondo. L’aumento della volatilità è dovuto anche alla crescita del  volume degli scambi dei futures (contratti a termine) sulle materie prime.

La campagna Sulla fame non si specula è partita agli inizi del 2011 con la richiesta ai candidati a sindaco di Milano di impegnarsi, in caso di vittoria, a non investire fondi del comune in prodotti finanziari collegati a materie prime agricole. Questo appuntamento rappresenta la prima occasione pubblica di confronto tra la città che ospiterà EXPO 2015 e l’amministrazione guidata da Giuliano Pisapia, primo firmatario dell’appello e del codice di condotta elaborato dalla campagna.

Nell’incontro del 20 ottobre, sotto la Loggia dei Mercanti, Davide Corritore risponderà pubblicamente alle istanze sollevate dalla campagna, che è sostenuta da singoli cittadini, associazioni ed enti locali.

Scarica qui il comunicato

 

 

 

 

Seguici anche su Facebook

The post Milano si confronta con la campagna! appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/milano-si-confronta-con-la-campagna/feed/ 1
Milano non speculerà sul cibo http://sullafamenonsispecula.org/milano-non-speculera-sul-cibo/ http://sullafamenonsispecula.org/milano-non-speculera-sul-cibo/#comments Wed, 25 May 2011 12:21:55 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=294 La campagna della società civile “Sulla fame non si specula” ha raggiunto il suo primo obiettivo. Dopo Giuliano Pisapia ieri sera anche Letizia Moratti ha ...

The post Milano non speculerà sul cibo appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
La campagna della società civile “Sulla fame non si specula” ha raggiunto il suo primo obiettivo. Dopo Giuliano Pisapia ieri sera anche Letizia Moratti ha aderito all’appello e dichiarato che sottoscriverà il codice etico che impegna il Comune di Milano a non investire in fondi speculativi legati al cibo.

Il dato importante è che il prossimo sindaco di Milano – chiunque sarà – ha preso l’impegno che la nostra campagna aveva chiesto.

La candidata del centrodestra alle amministrative di Milano, a quattro giorni dal ballottaggio da cui uscirà il nuovo sindaco, ha risposto positivamente durante un incontro pubblico con le Acli di Milano all’invito che il comitato “Sulla fame non si specula” aveva rivolto a tutti i candidati all’inizio della campagna elettorale.

L’adesione di Giuliano Pisapia era giunta il 3 maggio.

“Sulla fame non si specula” – che vede tra i promotori Acli, Action Aid Italia, Pime, Unimondo e Vita Magazine e tra i primi firmatari personalità della società civile e realtà associative come Coldiretti, Slow Food, Banca Etica e Altromercato – vigilerà affinché questo impegno preso venga rispettato dall’amministrazione comunale di Milano.

Inoltre una delle richieste della campagna era quella di inserire questo tema anche con un appuntamento pubblico nel percorso verso l’Expo 2015, il cui tema è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Anche su questo il comitato continuerà a sollecitare la nuova amministrazione perché l’impegno si traduca in gesti concreti.

Da Milano, importante piazza finanziaria dove i titoli legati alle materie prime agricole vengono scambiati ogni giorno e sede dell’Expo 2015 che mette a tema l’alimentazione, arriva un importante segnale etico: il cibo è un bene sul quale non si può speculare.

È solo però un primo passo. La campagna continuerà ora andando oltre Milano e collegandosi anche a iniziative analoghe in corso in Europa e negli Stati Uniti per chiedere regole che tutelino il diritto al cibo.

 

PRIMI FIRMATARI DELL’APPELLO

Giulio Albanese, giornalista; Simona Beretta, Alta scuola di economia e relazioni internazionali – Università Cattolica di Milano; Ugo Biggeri, presidente Banca Popolare Etica; Riccardo Bonacina, giornalista e presidente gruppo editoriale VITA; Gianni Bottalico, presidente ACLI Milano, Monza e Brianza; Roberto Burdese, presidente Slow Food Italia; Ada Civitani, Coordinatrice del gruppo di lavoro “Verso Expo 2015” del Comitato Italiano Sovranità Alimentare (CISA); Don Virginio Colmegna, presidente Casa della Carità di Milano; Marco De Ponte, presidente Action Aid Italia; Giosuè De Salvo, responsabile area Advocacy e Campagne di Mani Tese; Gerolamo Fazzini, giornalista e direttore “Mondo e Missione”; Carlo Franciosi, presidente Coldiretti Milano-Lodi; Miriam Giovanzana, direttrice “Terre di Mezzo” – “Fa la cosa giusta”; Gian Paolo Gualzetti – direttore Centro Pime Milano; Guido Leoni, presidente Ctm Altromercato; Gad Lerner, giornalista; Giangi Milesi, presidente Cesvi; Riccardo Moro, economista; Loretta Napoleoni, economista; Davide Oldani, chef; Diego Parassole, comico; Carlo Petrini, fondatore Slow Food; Emanuele Pinardi, presidente coordinamento ong lombarde – CoLomba; Fabio Pipinato, direttore “Unimondo”; Stefano Piziali, “Link 2007”; Silvia Pochettino, direttrice “Volontari per lo sviluppo/Focsiv”; Giovanni Poretti e Giacomo Storti, comici del trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”; Kizito Sesana, missionario; Marco Vitale, economista; Paola Villa, Presidente Nazionale IPSIA.

 

The post Milano non speculerà sul cibo appeared first on Sulla Fame Non si specula.

]]>
http://sullafamenonsispecula.org/milano-non-speculera-sul-cibo/feed/ 1