Nella Carta di Milano non compare nessun accenno al problema della speculazione finanziaria sui beni alimentari. Dalla città di Expo, la cui sfida è “Nutrire il pianeta” ci si aspettava qualcosa di più. Degli impegni concreti per far sì il diritto al cibo venga prima della finanza senza regole, che con gli strumenti finanziari derivati e i “futures” continua a scommettere sull’andamento dei prezzi dei beni alimentari per fare profitto senza curarsi delle conseguenze.

Per questo la campagna Sulla fame non si specula ha deciso di lanciare una petizione rivolta al Governo italiano, per chiedere che prenda posizione sul tema della finanza e per far sì che da Expo parta il messaggio della necessità di creare un quadro normativo sugli strumenti finanziari che tuteli il cibo dalla speculazione senza regole. C’è già in atto un tentativo in questo senso: il Parlamento europeo ha approvato una direttiva per la regolamentazione degli strumenti finanziari derivati che nel 2016 l’Italia dovrà recepire.

A fare la differenza puoi essere anche tu! Non è vero che siamo impotenti davanti a meccanismi più grandi di noi! La voce della società civile conta, facciamo sentire. Per firmare la petizione vai QUI.