Sulla Fame Non si specula http://sullafamenonsispecula.org Informati e Partecipa Thu, 04 Apr 2019 10:26:42 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.3 Petrolio: prezzi bassi, perché? http://sullafamenonsispecula.org/petrolio-prezzi-bassi-perche/ http://sullafamenonsispecula.org/petrolio-prezzi-bassi-perche/#respond Fri, 12 Feb 2016 13:11:53 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=852 Mario Draghi ha recentemente smosso le acque torbide della finanza affermando che «ci sono forze nell’economia globale di oggi che concorrono a mantenere bassa l’inflazione». ...

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Mario Draghi ha recentemente smosso le acque torbide della finanza affermando che «ci sono forze nell’economia globale di oggi che concorrono a mantenere bassa l’inflazione». E’ la sua seconda dichiarazione di grande impatto politico ed economico. La prima fu nel luglio 2012 quando disse «faremo tutto quello che è necessario» per difendere l’euro dagli attacchi speculativi internazionali. In entrambi i casi è chiaro che non si riferisce a giochi interni all’Europa ma a forze politiche di oltreoceano.

Riteniamo che sulla questione del crollo dei prezzi delle commodity ed in particolare di quello del petrolio sia doveroso fare qualche approfondimento. Innanzitutto il prezzo del petrolio è stato più volte, per non dire sempre, oggetto sia di grandi operazioni speculative che di interventi e decisioni di interesse squisitamente geopolitico.

In quest’ottica va letto l’andamento del prezzo del petrolio. Si ricordi che fino alla metà del 2004 si aggirava intorno ai 40 dollari al barile. Nel 2006 salì a 70 dollari, a luglio del 2008 raggiunse i 145 dollari. A fine 2008 precipitò a 30 dollari, per poi risalire a 110 nel 2011. Dal 2014 il prezzo è sceso fino ai circa 30 dollari attuali.

In generale i prezzi riflettono una situazione di deflazione a seguito della globale recessione economica con la generale riduzione delle produzioni e dei commerci.  Ma è altrettanto vero però che un tale ‘ottovolante’ non può rappresentare l’andamento reale della domanda e dell’offerta!

Dal 2014, oltre alla speculazione, si è attivata una vasta e pericolosa strategia geopolitica, guidata dell’Arabia Saudita ed avallata dagli Usa, tesa a far precipitare il prezzo del petrolio, aumentandone la produzione, per indebolire l’Iran e la Russia.

Le dinamiche dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime sono anche collegate al ‘male profondo’ dell’economia mondiale che si chiama ‘bolla del debito’.

Il crollo dei prezzi si è accompagnato ad un alto indebitamento delle imprese leader nel settore delle commodity, del petrolio in particolare. Si considerino le imprese americane del settore dello ‘shale gas’ e le varie corporation petrolifere dei Paesi emergenti, che hanno largamente attinto risorse finanziarie sia dal settore bancario che sul mercato obbligazionario. I dati parlano chiaro.

Le imprese impegnate nei settori del petrolio e del gas che nel 2006 avevano sottoscritto prestiti bancari per 600 miliardi di dollari, nel 2014 ne contavano ben 1.600 miliardi. Un aumento del 13% annuo. Le stesse imprese, spesso attraverso l’utilizzo di filiali offshore, hanno fortemente aumentato anche le loro emissioni di obbligazioni, passando dai 455 miliardi nel 2006 ai 1.400 miliardi di bond nel 2014. Un aumento annuo del 15%.

L’emissione di obbligazioni nel periodo indicato è aumentata del 13% in Russia, del 25% in Brasile e del 31% in Cina. E’ appena il caso di ricordare che in questo lasso di tempo le imprese petrolifere dei Paesi emergenti hanno contribuito con grandi dividendi ai bilanci dei rispettivi governi. Perciò la drastica caduta dei prezzi sta mandando in crisi anche i budget pubblici di molti Paesi.

L’attuale basso prezzo del petrolio sta generando una serie di conseguenze. In primo luogo, essendo i titoli azionari e obbligazionari delle imprese petrolifere collegati al prezzo del petrolio, i loro valori di mercato ne stanno inevitabilmente risentendo. Inoltre con la diminuzione dei profitti è cresciuto il rischio dei dissesti e dei fallimenti oltre che il costo degli eventuali finanziamenti richiesti. Ad esempio, il tasso di interesse di un’obbligazione petrolifera che era di 330 punti nel giugno 2014 oggi è salita a 1.600 punti. Aumenti simili si sono registrati anche per i credit default swap, quei derivati sottoscritti per garantirsi contro le variazioni dei tassi di interesse.

Una seconda inevitabile conseguenza è la progressiva mancanza di liquidità per le imprese petrolifere coinvolte. Per farvi fronte inizialmente si aumenta la produzione con l’intento di mantenere un flusso di cassa attivo, ma spesso si è costretti a una riduzione degli investimenti o alla dismissione di parte del patrimonio dell’azienda.

Una terza conseguenza, la più rischiosa, si manifesta nella tendenza ad aumentare la vendita di ‘future’ petroliferi e di acquisti di derivati ‘put option’ come garanzie sull’andamento dei prezzi. Di fatto ogni aumento dei ‘future’ petroliferi tende a saturare ulteriormente il mercato contribuendo alla discesa del prezzo del petrolio. In una fase di caduta del prezzo, la speculazione gioca al ribasso: si vende, sulla carta, a 100 oggi per ricomprare domani a 90. Il contrario di quanto succedeva nei periodi di crescita  del prezzo quando si comprava un derivato a 100 per venderlo a 110 alla scadenza, partecipando così all’esplosione dei prezzi.

E’ un meccanismo perverso della finanza, del debito e della speculazione. Non si possono immaginare soluzioni efficaci alle gravi distorsioni del sistema senza rivederne l’architettura.

Tale urgenza, secondo noi, non è più eludibile in quanto irresponsabilmente si ripropongono vecchie tesi di geopolitica che vedono solo nella guerra o in una grande e diffusa destabilizzazione ‘l’occasione’ per determinare l’aumento del prezzo del petrolio e delle altre commodity.

di Mario Lettieri e Paolo Raimondi – Articolo da Italia Oggi

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Ad Expo arriva la Carta di Trento per una nuova cooperazione http://sullafamenonsispecula.org/ad-expo-arriva-la-carta-di-trento-per-una-nuova-cooperazione/ http://sullafamenonsispecula.org/ad-expo-arriva-la-carta-di-trento-per-una-nuova-cooperazione/#respond Thu, 29 Oct 2015 08:29:02 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=848 Venerdì 30 ottobre sarà presentata in Expo, presso Cascina Triulza, la Carta di Trento per una migliore cooperazione. Un documento che affronta temi di scottante ...

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Venerdì 30 ottobre sarà presentata in Expo, presso Cascina Triulza, la Carta di Trento per una migliore cooperazione. Un documento che affronta temi di scottante attualità che riguardano l’alimentazione come il land grabbing, ovvero la corsa all’accaparramento delle terre in Africa e in Asia da parte di investitori esteri, la necessità di una riforma della finanza per tutelare il cibo dalla speculazione, l’agroecologia come via alternativa per incrementare la produzione nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali.

La Carta è l’esito di un percorso partecipato che ha coinvolto direttamente 25 organizzazioni non governative, avviato nel 2008 a Trento all’interno delle iniziative della World Social Agenda, un progetto di Fondazione Fontana onlus con il contributo della Provincia autonoma di Trento.

“Esiste già la Carta di Milano, che senso ha presentare ad Expo la Carta di Trento?” afferma Pierino Martinelli, direttore della Fondazione Fontana di Trento. “Può essere facile collegare i due documenti che però sono molto diversi per genesi, approccio e destinatari. La Carta di Trento rinasce ogni anno – da otto anni – con un processo partecipativo che cerca e stimola il dialogo fra le organizzazioni non governative e gli altri attori della Cooperazione Internazionale per individuare, partendo dalla esperienza sul campo, buone e cattive pratiche, lezioni apprese ed esperienze dirette su come la Cooperazione può influenzare il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio e dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile appena approvati dalla comunità internazionale”.

La struttura della Carta di Trento segue quella degli otto Obiettivi di sviluppo del millennio, fissati nel 2000 da 191 Paesi. Parla quindi di lotta alla fame, istruzione, accesso alla cure sanitarie, pari opportunità. Ma lo fa a partire dai progetti messi in atto sul campo nei Paesi a economia fragile, dall’esperienza accumulata dalle organizzazioni non governative che hanno sentito la necessità a un certo punto di fare sintesi e di estrarre un pensiero dal proprio agire. L’obiettivo è migliorare la cooperazione internazionale, fermarsi a riflettere in base all’esperienza fatta per elaborare nuove strategie, che tengano conto degli errori commessi e dei successi ottenuti.

“L’approccio della Carta è intrinsecamente sociale, anche nel linguaggio non si rivolge all’individuo, ma al gruppo, alla rete di soggetti, alla pluralità” continua Martinelli. “E non ha paura di indicare non solo dei rimedi possibili alla fame, ma individua le cause di questa vergognosa diseguaglianza e critica il modello di sviluppo che la genera, puntando il dito sull’accaparramento delle terre, dell’acqua, delle sementi, sulla speculazione finanziaria sul cibo, sulle conseguenze del degrado climatico generato da una certa idea di agricoltura industriale, provando a proporre delle piste di soluzione”.

“La Carta di Trento è il risultato di un percorso che ha guardato con occhio critico, e dall’interno, il mondo della cooperazione internazionale” afferma Sara Ferrari, assessora alla cooperazione internazionale della Provincia autonoma di Trento. “Con un’ottica costruttiva la Carta indica un approccio ai grandi problemi del mondo che non nasconde le criticità ma che, basandosi sull’esperienza sul campo, indica le strategie migliori e le buone pratiche da seguire. Il ritorno in termini di etica, valori, apertura, solidarietà, senso del bene comune sono il frutto positivo della buona cooperazione”.

 

Sfoglia online la Carta di Trento

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Movimento consumatori: il governo integri la Carta di Milano http://sullafamenonsispecula.org/movimento-consumatori-il-governo-integri-la-carta-di-milano/ http://sullafamenonsispecula.org/movimento-consumatori-il-governo-integri-la-carta-di-milano/#respond Tue, 29 Sep 2015 15:04:59 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=844 «Chiediamo al ministro di avere coraggio, di non accontentarsi della forma, dei riti e dell’ufficialità. Bisogna affrontare la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land ...

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«Chiediamo al ministro di avere coraggio, di non accontentarsi della forma, dei riti e dell’ufficialità. Bisogna affrontare la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land grabbing, gli OGM, la concorrenza fra produzione di biocarburanti e alimentazione umana». A lanciare l’appello è Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori. L’organizzazione, fra i promotori della campagna “Sulla fame non si specula”, ha chiesto che il governo includa nella Carta di Milano il documento che un gruppo di associazioni coordinate dal mensile Vita ha elaborato e inviato nei giorni scorsi agli autori di quella che dovrebbe essere l’eredità morale di Expo 2015. Il documento, in sei punti di integrazione alla Carta di Milano, pone l’accento su questioni che la Carta non affronta: la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land grabbing, gli OGM, la concorrenza fra produzione di biocarburanti e alimentazione umana.

Il 26 settembre scorso, il ministro Martina ha presentato all’Onu la Carta di Milano, sottolineando che l’apporto del documento è «un grande patto di responsabilità di tutti” per raggiungere l’obiettivo della fame zero entro il 2030 e per avere un mondo più sostenibile». Il ministro ha aggiunto che la Carta di Milano è uno degli strumenti più utili che l’Italia poteva mettere in campo per dimostrarsi leader globale della diplomazia agricola e alimentare.

Il Movimento Consumatori chiede che non si sprechi un’occasione come questa.

«Chiediamo al ministro di avere coraggio, di non accontentarsi della forma, dei riti e dell’ufficialità», dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC, «ma di andare alla sostanza, includendo nella Carta il documento che un gruppo di associazioni coordinate dal mensile Vita e dalla campagna “Sulla fame non si specula», hanno elaborato (e inviato nei giorni scorsi) ai professori Salvatore Veca, supervisore scientifico e Enrica Chiappero-Martinetti responsabile del percorso di sviluppo sostenibile di Laboratorio Expo che ha curato l’elaborazione della Carta di Milano.

Documento che proprio Veca ha definito «esemplare e importante quale allegato alla Carta di Milano».

«Il governo Italiano», ha continuato Mostaccio, «non sprechi un’occasione unica e integri la Carta prima che la stessa venga consegnata ufficialmente al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, il 16 ottobre prossimo in occasione della sua visita a Expo. Pena l’aver ottenuto 1 milione di firme su un testo che è e rimane una “spremuta/concentrato” di genericità, vane statuizioni di principio e buoni propositi, ma che non delinea nessun impegno concreto e nessuno strumento di azione per diminuire le diseguaglianze dell’accesso al cibo».

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Carta di Milano: un’integrazione in sei punti dal terzo settore http://sullafamenonsispecula.org/836/ http://sullafamenonsispecula.org/836/#respond Mon, 28 Sep 2015 08:58:54 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=836 Un documento in sei punti di integrazione alla Carta di Milano. A prepararlo è stato un gruppo di lavoro coordinato dal mensile del terzo settore ...

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Un documento in sei punti di integrazione alla Carta di Milano. A prepararlo è stato un gruppo di lavoro coordinato dal mensile del terzo settore VITA e di cui ha fatto parte anche la campagna “Sulla fame non si specula”.

Sono troppe le questioni che la Carta di Milano, presentata come eredità di Expo 2015, non affronta. E non di poco conto: la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land grabbing, gli OGM, la concorrenza fra produzione di biocarburanti e alimentazione umana.

Il documento che alleghiamo  a questo post è stato inviato oggi ai professori Salvatore Veca, supervisore scientifico e Enrica Chiappero-Martinetti responsabile del percorso di sviluppo sostenibile, di Laboratorio Expo che ha curato l’elaborazione della Carta di Milano.

L’occasione è la presentazione alle Nazioni Unite del documento che rappresenta la legacy morale di EXPO che avverrà oggi all’Onu durante un evento collaterale al vertice di oltre 150 capi di Stato e di governo convocato per definire gli obiettivi dei Millenium Development Goals 2030.

Tra le persone che hanno partecipato ai lavori: Stefano Zamagni, Marco Percoco, Marcello Esposito, Emanuela Citterio, Marco Dotti, Riccardo Bonacina. Queste le organizzazioni: VITA, Action Aid, Sulla fame non si specula, Centro Missionario Pime di Milano.

Scarica il documento: Osservazioni sulla Carta di Milano

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Movimento consumatori fra i promotori! http://sullafamenonsispecula.org/movimento-consumatori-aderisce-alla-campagna/ http://sullafamenonsispecula.org/movimento-consumatori-aderisce-alla-campagna/#respond Tue, 23 Jun 2015 15:51:10 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=822 Movimento consumatori aderisce ed entra a far parte dei promotori di “Sulla fame non si specula”. Associazione autonoma e indipendente, senza fini di lucro, nata ...

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Movimento consumatori aderisce ed entra a far parte dei promotori di “Sulla fame non si specula”. Associazione autonoma e indipendente, senza fini di lucro, nata a Milano nel 1985, Movimento consumatori conta più di 50 sezioni in tutta Italia che offrono quotidianamente informazioni, consulenza e assistenza stragiudiziale su tutte le tematiche di consumo.

“Aderiamo a Sulla fame non si specula per sostenere una riforma dei derivati in sede Unione europea e per evitare che all’arricchimento smisurato di qualche nano della finanza consegua la negazione del diritto al cibo per intere popolazioni” afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale dell’organizzazione, che è membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), costituito presso il Ministero dello Sviluppo economico e collabora con diverse realtà del terzo settore a sostegno di specifiche campagne sui diritti di cittadinanza e di consumo.

“Per Movimento consumatori  è fondamentale che l’Italia e tutta la comunità internazionale non perdano l’occasione che l’Expo, il cui tema è ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’, lasci un’eredità tangibile di equità nell’accesso al cibo” sottolinea Mostaccio.

Per la campagna Sulla fame non si specula, che ha sempre messo in evidenza il ruolo del consumatore e il suo diritto a essere informato su ciò in cui investe, l’ingresso del Movimento Consumatori rappresenta un contributo che arricchisce di un tassello importante il percorso che stiamo portando avanti dal 2011: informare e chiedere regole per tutelare il diritto al cibo dalla speculazione che ha come unico fine il profitto a ogni costo e a breve termine.

Movimento Consumatori: scarica qui la scheda per saperne di più e visita il sito www.movimentoconsumatori.it

 

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Regione Lombardia approva mozione su speculazione http://sullafamenonsispecula.org/regione-lombardia-approva-mozione-su-speculazione/ http://sullafamenonsispecula.org/regione-lombardia-approva-mozione-su-speculazione/#respond Wed, 17 Jun 2015 17:00:58 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=818 Regione Lombardia ha approvato una mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle che chiede di inserire il problema della speculazione finanziria sui beni alimentari nella Carta ...

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Regione Lombardia ha approvato una mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle che chiede di inserire il problema della speculazione finanziria sui beni alimentari nella Carta di Milano, il documento sul cibo che resterà come eredità morale dopo Expo 2015.

Il M5S Lombardia ha chiesto alla Giunta Regionale con una mozione, che è stata approvata, di esperire qualsiasi azione utile per migliorare la “Carta di Milano” su temi che meritano riflessione e approfondimento come gli EPA, il Land e Water grabbing, il diritto all’acqua potabile pubblica che non vada incontro a privatizzazioni, gli OGM, il forte utilizzo di pesticidi, l’utilizzo di terreni per coltivazioni destinate a diventare biocarburanti, la finanza etica applicata all’agroalimentare nella direzione di eliminare la speculazione.

Scarica qui il testo della mozione

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Speculazione sul cibo: depositata mozione in Senato http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-e-speculazione-sul-cibo-mozione-oggi-in-senato/ http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-e-speculazione-sul-cibo-mozione-oggi-in-senato/#respond Wed, 17 Jun 2015 13:11:07 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=808 Il Gruppo Misto ha depositato ieri in Senato una mozione che chiede al governo una serie di impegni per contrastare la speculazione finanziaria sul cibo e il ...

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Il Gruppo Misto ha depositato ieri in Senato una mozione che chiede al governo una serie di impegni per contrastare la speculazione finanziaria sul cibo e il land grabbing, l’accaparramento delle terre in Africa e Asia da parte di investitori esteri.

I primi firmatari sono quindici senatori fra cui la presidente del Gruppo Misto Loredana De Petris. La mozione chiede al governo di costruire misure efficaci per impedire questi fenomeni che minacciano il diritto al cibo in riferimento:

– alla Carta di Milano, il documento eredità morale di Expo 2015

– al recepimento della direttiva MIFID 2 già approvata in da Parlamento e Commissione europea nel maggio 2014, che dovrà diventare legge a partire da gennaio 2017 anche in Italia.

La direttiva Mifid 2 riguarda la riforma degli strumenti finanziari derivati e contiene il riferimento al diritto al cibo come bene da tutelare rispetto alla speculazione senza regole.

Qui il testo integrale della mozione

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Svizzera: iniziativa contro speculazione all’esame del Consiglio http://sullafamenonsispecula.org/svizzera-iniziativa-contro-la-speculazione-alimentare-va-allesame-del-cosiglio/ http://sullafamenonsispecula.org/svizzera-iniziativa-contro-la-speculazione-alimentare-va-allesame-del-cosiglio/#respond Wed, 17 Jun 2015 12:39:41 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=805 È incominciato al Consiglio degli Stati l’esame dell’iniziativa popolare “Contro la speculazione sulle derrate alimentari” lanciata da Gioventù socialista (GISO). L’iniziativa, depositata nel marzo 2014 ...

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È incominciato al Consiglio degli Stati l’esame dell’iniziativa popolare “Contro la speculazione sulle derrate alimentari” lanciata da Gioventù socialista (GISO).

L’iniziativa, depositata nel marzo 2014 con 115’942 firme valide col sostegno del PS, Verdi e varie organizzazioni di cooperazione internazionale, è una risposta alle forti oscillazioni dei prezzi di molti beni agricoli che si sono verificate negli ultimi anni, causando problemi alimentari in diversi Paesi in via di sviluppo.

Secondo i promotori del testo, queste fluttuazioni sarebbero causate soprattutto dalle operazioni speculative eseguite sui mercati finanziari connessi ai mercati agricoli fisici (i cosiddetti mercati a termine delle merci).

Gli autori dell’iniziativa intendono migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la povertà e la fame proibendo ogni investimento, diretto o indiretto, in strumenti finanziari legati a materie prime agricole e derrate alimentari. Il divieto concerne gli attori finanziari – come banche e gestori di capitali – con sede in Svizzera.

Per la commissione – che riprende in parte gli argomenti del Consiglio federale che boccia il testo senza controprogetto – l’iniziativa contiene senz’altro aspetti etici e morali evidenti; tuttavia, la modifica costituzionale auspicata avrà effetti molto limitati, dal momento che le borse che si occupano di materie prime alimentari si trovano perlopiù all’estero (Stati Uniti e Asia principalmente).

Inoltre, secondo alcuni studi la speculazione a breve termine non avrebbe conseguenze sul prezzo delle materie prime a lungo termine. La maggioranza crede anche che l’iniziativa potrebbe danneggiare la piazza economica elvetica.

Una minoranza proporrà al plenum di accogliere l’iniziativa giacché è immorale che istituti finanziari, tra cui le casse pensioni, possano speculare sulle derrate alimentari. Per questa minoranza, bisogna contrastare la speculazione poiché quest’ultima ha effetti sulla volatilità dei prezzi.

(fonte: Giornale del Popolo)

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Il nostro contributo alla Carta di Milano http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-contributo-alla-carta-di-milano/ http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-contributo-alla-carta-di-milano/#respond Mon, 08 Jun 2015 16:11:00 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=786 Inserire nella Carta di Milano un riferimento specifico ai temi della speculazione finanziaria sul cibo e alla pratica del land grabbing. È la richiesta la ...

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Inserire nella Carta di Milano un riferimento specifico ai temi della speculazione finanziaria sul cibo e alla pratica del land grabbing.

È la richiesta la campagna “Sulla fame non si specula” fa al governo italiano con un documento frutto di un confronto fra diversi attori del mondo della finanza e della cooperazione internazionale.

Oggi in Expo si è svolto il seminario “Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”, organizzato da Sulla fame non si specula insieme al Forum per la finanza sostenibile, Action Aid Italia e la Rete italiana microfinanza. Un momento di approfondimento e confronto che si è concluso con l’approvazione di un documento che chiede al governo italiano di farsi promotore, attraverso Expo2015, di alcune scelte politiche volte a definire un quadro internazionale e nazionale di regole che fermino la speculazione finanziaria legata alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime agricole.

Scarica il documento finance for food

Scarica il comunicato stampa

(nella foto l’istallazione nel Padiglione dell’Onu a Expo che denuncia anche le conseguenze negative della speculazione finanziaria sui beni alimentari)

 

 

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Cibo e finanza: un forum in Expo http://sullafamenonsispecula.org/cibo-e-finanza-un-forum-in-expo/ http://sullafamenonsispecula.org/cibo-e-finanza-un-forum-in-expo/#respond Thu, 28 May 2015 12:40:13 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=779 “Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”. E’ il titolo di un seminario che “Sulla fame non si specula” insieme al ...

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“Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”. E’ il titolo di un seminario che “Sulla fame non si specula” insieme al Forum per la finanza sostenibile, Ritmi Italia ha organizzato per l’8 giugno in Expo grazie al sostegno di Action Aid Italia. Presso la cascina Triulza alle ore 10.15 si aprirà la discussione su finanza e cibo, con l’obiettivo di dare un contributo alla Carta di Milano, il documento che dovrebbe rappresentare l’eredità lasciata da Expo in quanto ai contenuti.

A dare un quadro del problema della speculazione finanziaria sulle materie prime sarà Luigi Russi, autore di “In pasto al capitale” (Castelvecchi Editore): un’analisi accessibile, e al contempo rigorosa, dell’impatto che il sistema finanziario esercita sull’economia del cibo a vari livelli, partendo dalla speculazione sulle derrate alimentari fino alle intricatissime filiere messe in piedi da produttori e supermercati.

Alla discussione che ne seguirà parteciperanno

Stefano Ramelli, SRI Analyst, Vigeo

Roberto Sensi, Food Policy Officer, Action Aid Italia

Luca Jahier, Presidente Gruppo III, Comitato Economico e Sociale Europeo


Mauro Bruni, Presidente, Areté

Le conclusioni saranno affidate a Riccardo Moro, economista e professore di economia dello sviluppo all’Università di Milano, consulente scientifico della campagna “Sulla fame non si specula”. Anche con questo seminario la campagna vuole dare un contributo al dibattito su “Nutrire il pianeta” lavorando su uno specifico problema e proponendo soluzioni concrete, anche in vista del recepimento da parte dell’Italia della direttiva approvata in sede europea Mifid 2 per la regolamentazione degli strumenti finanziari derivati.

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