finanza – Sulla Fame Non si specula http://sullafamenonsispecula.org Informati e Partecipa Thu, 04 Apr 2019 10:26:42 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.3 Movimento consumatori fra i promotori! http://sullafamenonsispecula.org/movimento-consumatori-aderisce-alla-campagna/ http://sullafamenonsispecula.org/movimento-consumatori-aderisce-alla-campagna/#respond Tue, 23 Jun 2015 15:51:10 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=822 Movimento consumatori aderisce ed entra a far parte dei promotori di “Sulla fame non si specula”. Associazione autonoma e indipendente, senza fini di lucro, nata ...

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Movimento consumatori aderisce ed entra a far parte dei promotori di “Sulla fame non si specula”. Associazione autonoma e indipendente, senza fini di lucro, nata a Milano nel 1985, Movimento consumatori conta più di 50 sezioni in tutta Italia che offrono quotidianamente informazioni, consulenza e assistenza stragiudiziale su tutte le tematiche di consumo.

“Aderiamo a Sulla fame non si specula per sostenere una riforma dei derivati in sede Unione europea e per evitare che all’arricchimento smisurato di qualche nano della finanza consegua la negazione del diritto al cibo per intere popolazioni” afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale dell’organizzazione, che è membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), costituito presso il Ministero dello Sviluppo economico e collabora con diverse realtà del terzo settore a sostegno di specifiche campagne sui diritti di cittadinanza e di consumo.

“Per Movimento consumatori  è fondamentale che l’Italia e tutta la comunità internazionale non perdano l’occasione che l’Expo, il cui tema è ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’, lasci un’eredità tangibile di equità nell’accesso al cibo” sottolinea Mostaccio.

Per la campagna Sulla fame non si specula, che ha sempre messo in evidenza il ruolo del consumatore e il suo diritto a essere informato su ciò in cui investe, l’ingresso del Movimento Consumatori rappresenta un contributo che arricchisce di un tassello importante il percorso che stiamo portando avanti dal 2011: informare e chiedere regole per tutelare il diritto al cibo dalla speculazione che ha come unico fine il profitto a ogni costo e a breve termine.

Movimento Consumatori: scarica qui la scheda per saperne di più e visita il sito www.movimentoconsumatori.it

 

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Il nostro contributo alla Carta di Milano http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-contributo-alla-carta-di-milano/ http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-contributo-alla-carta-di-milano/#respond Mon, 08 Jun 2015 16:11:00 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=786 Inserire nella Carta di Milano un riferimento specifico ai temi della speculazione finanziaria sul cibo e alla pratica del land grabbing. È la richiesta la ...

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Inserire nella Carta di Milano un riferimento specifico ai temi della speculazione finanziaria sul cibo e alla pratica del land grabbing.

È la richiesta la campagna “Sulla fame non si specula” fa al governo italiano con un documento frutto di un confronto fra diversi attori del mondo della finanza e della cooperazione internazionale.

Oggi in Expo si è svolto il seminario “Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”, organizzato da Sulla fame non si specula insieme al Forum per la finanza sostenibile, Action Aid Italia e la Rete italiana microfinanza. Un momento di approfondimento e confronto che si è concluso con l’approvazione di un documento che chiede al governo italiano di farsi promotore, attraverso Expo2015, di alcune scelte politiche volte a definire un quadro internazionale e nazionale di regole che fermino la speculazione finanziaria legata alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime agricole.

Scarica il documento finance for food

Scarica il comunicato stampa

(nella foto l’istallazione nel Padiglione dell’Onu a Expo che denuncia anche le conseguenze negative della speculazione finanziaria sui beni alimentari)

 

 

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Cibo e finanza: un forum in Expo http://sullafamenonsispecula.org/cibo-e-finanza-un-forum-in-expo/ http://sullafamenonsispecula.org/cibo-e-finanza-un-forum-in-expo/#respond Thu, 28 May 2015 12:40:13 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=779 “Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”. E’ il titolo di un seminario che “Sulla fame non si specula” insieme al ...

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“Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”. E’ il titolo di un seminario che “Sulla fame non si specula” insieme al Forum per la finanza sostenibile, Ritmi Italia ha organizzato per l’8 giugno in Expo grazie al sostegno di Action Aid Italia. Presso la cascina Triulza alle ore 10.15 si aprirà la discussione su finanza e cibo, con l’obiettivo di dare un contributo alla Carta di Milano, il documento che dovrebbe rappresentare l’eredità lasciata da Expo in quanto ai contenuti.

A dare un quadro del problema della speculazione finanziaria sulle materie prime sarà Luigi Russi, autore di “In pasto al capitale” (Castelvecchi Editore): un’analisi accessibile, e al contempo rigorosa, dell’impatto che il sistema finanziario esercita sull’economia del cibo a vari livelli, partendo dalla speculazione sulle derrate alimentari fino alle intricatissime filiere messe in piedi da produttori e supermercati.

Alla discussione che ne seguirà parteciperanno

Stefano Ramelli, SRI Analyst, Vigeo

Roberto Sensi, Food Policy Officer, Action Aid Italia

Luca Jahier, Presidente Gruppo III, Comitato Economico e Sociale Europeo


Mauro Bruni, Presidente, Areté

Le conclusioni saranno affidate a Riccardo Moro, economista e professore di economia dello sviluppo all’Università di Milano, consulente scientifico della campagna “Sulla fame non si specula”. Anche con questo seminario la campagna vuole dare un contributo al dibattito su “Nutrire il pianeta” lavorando su uno specifico problema e proponendo soluzioni concrete, anche in vista del recepimento da parte dell’Italia della direttiva approvata in sede europea Mifid 2 per la regolamentazione degli strumenti finanziari derivati.

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Carta di Milano, ecco cos’ha risposto Maurizio Martina http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-ecco-cosha-risposto-maurizio-martina/ http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-ecco-cosha-risposto-maurizio-martina/#respond Tue, 05 May 2015 07:38:52 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=767 «La Carta di Milano non è modificabile nel suo testo. Può essere però ampliata, in particolare attraverso gli allegati, e quindi alcuni concetti e temi ...

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«La Carta di Milano non è modificabile nel suo testo. Può essere però ampliata, in particolare attraverso gli allegati, e quindi alcuni concetti e temi possono essere ulteriormente sviluppati». Così Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, ha risposto alla domanda posta dalla nostra campagna: perché temi come la speculazione finanziaria sui beni alimentari e il land grabbing non compaiono nella Carta di Milano, che sarà l’eredità morale lasciata da Expo? (Vedi qui com’è andata)

«Faccio presente che abbiamo lavorato a questo documento in modo aperto, consapevoli del fatto che alcuni temi andranno sviluppati nei prossimi sei mesi, ma che abbiamo anche scritto la Carta con l’idea di offrire ai Paesi partecipanti una piattaforma all’interno della quale tutti si possano riconoscere» ha detto Martina in un’intervista per il sito Unimondo.

Tra le associazioni presenti al dibattito in Cascina Triulza, il luogo che ospita le iniziative della società civile, alcune ci hanno raccontato di essere state coinvolte nella stesura della Carta, che è un documento politico ed evidentemente deve «tener conto di equilibri politici» come dice Martina nell’intervista, che potete leggere nella versione integrale Qui.

 

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Il nostro video sulla finanza slot: il cibo non è solo una merce http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/ http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/#respond Tue, 31 Mar 2015 09:50:02 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=730 C’è una finanza-slot machine, che usa il cibo come moneta e che scommette sui prezzi dei beni alimentari. E in questo modo si gioca il ...

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C’è una finanza-slot machine, che usa il cibo come moneta e che scommette sui prezzi dei beni alimentari. E in questo modo si gioca il futuro di intere famiglie e popolazioni vulnerabili. Il nostro video!

Sulla fame non si specula – Video from SULLA FAME NON SI SPECULA on Vimeo.

Disegni: Davide Pascetti; Coordinamento editoriale: Emanuela Citterio; Animazione: Studio Magoga

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Il Papa, l’Expo e il mercato che ostacola la lotta alla fame http://sullafamenonsispecula.org/il-papa-lexpo-e-il-mercato-che-ostacola-la-lotta-alla-fame/ http://sullafamenonsispecula.org/il-papa-lexpo-e-il-mercato-che-ostacola-la-lotta-alla-fame/#respond Mon, 24 Nov 2014 10:30:23 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=679 «Ricordo una frase che ho sentito da un anziano: Dio perdona sempre, gli uomini qualche volta, la Madre Terra non perdona mai!». Così Papa Francesco ...

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«Ricordo una frase che ho sentito da un anziano: Dio perdona sempre, gli uomini qualche volta, la Madre Terra non perdona mai!». Così Papa Francesco ha parlato davanti alla Fao delle responsabilità dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Ma ha usato parole ancora più dure quando ha citato un certo tipo di «mercato» e di «guadagno» che, messo davanti al diritto al cibo di ogni persona, ostacola la lotta alla fame. E ha lanciato un monito ben chiaro: «L’affamato ci chiede dignità, non elemosina». È il 20 novembre, la riunione plenaria della Fao (Food and Agriculture Organisation) delle Nazioni Unite, a Roma e mancano ormai meno di sei mesi dall’inizio dell’Expo a Milano, il cui tema è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Il Papa accetterà l’invito che gli è stato rivolto a essere presente all’esposizione universale che dovrebbe, in teoria, parlare di “Nutrire il pianeta, energia per la vita”? A rispondere, già qualche mese fa, è stato uno dei cardinali più vicini a Bergoglio, Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis e uno degli otto “saggi” chiamati a riformare la Curia Romana. «Non ne ho parlato con lui, ma spero davvero che possa accettarlo» ha detto in un incontro che presentava il programma di Caritas durante Expo Milano 2015. «La sua presenza sarebbe un’opportunità meravigliosa per rinforzare l’impegno nella lotta alla fame».

In questi mesi gli interventi del Papa – direttamente pronunciati o ispirati da lui – si sono susseguiti in modo costante e, si potrebbe dire, insistente.

«La speculazione sui prezzi alimentari è uno scandalo che ha gravi conseguenze per l’accesso al cibo dei più poveri» ha detto a giugno Bergoglio ai partecipanti al Convegno “Investing for the Poor” promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Parole dure, anche allora, nei confronti di un mercato che mette al primo posto il profitto a ogni costo: «Non possiamo tollerare più a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni o che pochi prosperino ricorrendo alla speculazione finanziaria mentre molti ne subiscono pesantemente le conseguenze».

Nel suo intervento alla FAO Francesco è tornato sullo stesso tema: «È inoltre doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla priorità del mercato, e dalla preminenza del guadagno, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria. E mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina!».

Identico, il messaggio lanciato dai vescovi incaricati della pastorale sociale in occasione della 64esima Giornata nazionale del Ringraziamento del 9 novembre: “La finanza poi, purtroppo, si comporta con il cibo come una pura merce, su cui scommettere per trarne profitto, a prescindere dal destino di chi di esso vive”.

A Milano, la città che ospiterà Expo 2015, c’è attesa per il discorso alla città dell’arcivescovo Angelo Scola in occasione di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre. Il diritto al cibo potrebbe essere uno di temi principali del suo intervento, con un accenno a quel «mercato che frena la lotta alla fame» di cui ha parlato Bergoglio.

Il 4 dicembre in Vaticano Papa Francesco incontrerà le organizzazioni non governative Focsiv che della lotta alla fame ne hanno fatto un impegno quotidiano operando a fianco delle comunità locali nei Paesi più poveri. In aula Nervi forse risuoneranno ancora le parole che il Papa ha detto alzando lo sguardo, davanti ai governanti di tutto il mondo: «Se si crede al principio dell’unità della famiglia umana, fondato sulla paternità di Dio Creatore, e alla fratellanza degli esseri umani, nessuna forma di pressione politica o economica che si serva della disponibilità di cibo può essere accettabile. Ma, soprattutto, nessun sistema di discriminazione, di fatto o di diritto, vincolato alla capacità di accesso al mercato degli alimenti, deve essere preso come modello delle azioni internazionali che si propongono di eliminare la fame».

(Emanuela Citterio, fonte: Unimondo)

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Popeconomix, uno spettacolo per spiegare la crisi http://sullafamenonsispecula.org/popeconomix-uno-spettacolo-per-spiegare-la-crisi/ http://sullafamenonsispecula.org/popeconomix-uno-spettacolo-per-spiegare-la-crisi/#respond Tue, 16 Sep 2014 14:01:40 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=633 Pop Economix Live Show è uno spettacolo che racconta della crisi globale che ci ha investito: lo fa in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi ...

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Pop Economix Live Show è uno spettacolo che racconta della crisi globale che ci ha investito: lo fa in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi di un narratore. A noi di “Sulla fame non si specula” piace perché riesce a rendere comprensibili temi che riguardano la vita di tutti noi, anche se si tratta di finanza ed economia. Popeconomix è anche un fumetto, edito dalla casa editrice Becco Giallo.

Ecco com’è nato lo spettacolo, che ha fatto centinaia di repliche e sta girando tutta Italia, ospitato da gruppi, associazioni, sindacati, oltre, naturalmente, dai teatri.

Pop Economix Live Show è una versione ampliata e arricchita dello spettacolo Pop Economy, scritto tra 2010 e 2011, e che nel 2012 ha realizzato oltre 100 rappresentazioni in più di 80 città italiane e che continua a girare tutto il Paese, contribuendo a spiegare, in modo semplice, leggero e ironico, i complessi meccanismi della finanziarizzazione, le bolle dei tecnologici e dell’immobiliare negli Stati Uniti, la cartolarizzazione dei debiti, l’esplosione del mercato dei derivati, e pure (anzi soprattutto) gli effetti su ciascuno di noi.


La storia di Jack, l’americano medio che ha creduto nel sogno del mutuo per tutti fino al punto di trasformare la sua casa in un bancomat, in Pop Economy, si incrocia con quella del Ceo di Lehman Richard Fuld e con quella del professor Rossi che per guadagnare quello che Fuld guadagnò nel 2006 avrebbe dovuto iniziare a lavorare all’epoca dei Sumeri.
In Pop Economix Live Show, le vicende di Jack e di Dick Fuld si intrecciano con quelle di altri personaggi: il professor Mario Rossi, investito dalla crisi italiana dell’agosto 2011, Christoforos Sardelis, responsabile del debito pubblico greco nel 2001, il trader della Borsa di Chicago Bob Brown, gli eroi della Primavera araba e i contestatori di Occupy Wall Street.

Il racconto mette sotto gli occhi del pubblico, come snodi di una storia globale che incrocia le storie personali, le tappe della crisi odierna e i meccanismi economici e finanziari che incidono sulla vita quotidiana, espressi da un intrico di sigle, parole, espressioni tanto frequenti nei media, quanto ignorate nel loro effettivo significato.
Qui sta la sfida di Pop Economix Live Show: restituire significato e spessore narrativo a parole abusate rendendo tutti, ma proprio tutti, in grado di capire e dunque di scegliere, liberamente e consapevolmente.
 Pop Economix Live Show è una narrazione teatrale di impegno civile, a tratti leggera, comica e drammatica. Una conferenza-spettacolo pensata come una struttura agile, che possa essere replicata ovunque.

I contatti per prenotare lo spettacolo QUI

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“Cibo per tutti”: buon sapore di pace e diritti http://sullafamenonsispecula.org/cibo-per-tutti-buon-sapore-di-pace-e-diritti/ http://sullafamenonsispecula.org/cibo-per-tutti-buon-sapore-di-pace-e-diritti/#respond Mon, 24 Mar 2014 12:49:20 +0000 http://t-l.it/foodspeculation/?p=476 Caritas lancia una campagna in vista di Expo 2015. Temi: cibo, finanza e pace. La Caritas lancia la campagna nazionale “Una sola famiglia umana. Cibo ...

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Caritas lancia una campagna in vista di Expo 2015. Temi: cibo, finanza e pace.

La Caritas lancia la campagna nazionale “Una sola famiglia umana. Cibo giusto per tutti: è compito nostro” e chiede più impegno da parte di tutti perché ognuno abbia il cibo necessario. Al tempo stesso, però, manda anche un messaggio forte al nuovo governo, perché metta la lotta alla povertà a primi posti nel suo programma d’azione.

Per don Francesco Soddu, direttore della Caritas italiana il tema del diritto al cibo deve essere rimesso al centro dell’azione politica, attraverso un continuo dibattito tra società civile, associazioni e istituzioni. Soddu ricorda anche che la Caritas ha già presentato un Piano nazionale contro la povertà, «tema che oggi più che mai colpisce le nostre città».

«Chiediamo al governo un impegno maggiore sul tema della povertà, soprattutto in relazione agli sprechi di capitali», dice Soddu, che fa riferimento esplicito alle spese previste per i nuovi aerei da combattimento: «Spesso questi capitali sono utilizzati a favore di strumenti che invece di occuparsi della vita determinano la morte, come gli F35. Questo è un tema che tutti gli ultimi governi hanno dribblato, ma ora questo esecutivo deve uscire allo scoperto».

Ma oltre al governo Renzi, Soddu guarda con attenzione anche all’appuntamento dell’Expo 2015, che si svolgerà a Milano e avrà come tema la sostenibilità ambientale. «Durante questo importante appuntamento sarà importante mostrare l’interconnessione che c’è tra il progresso umano e i suoi limiti – spiega – in particolare per quanto riguarda l’accesso alle risorse».

La campagna di Caritas italiana si articolerà su tre filoni: cibo, finanza e pace. Per quanto riguarda il primo punto si porrà l’attenzione sul tema analizzando, in particolare, gli elementi di squilibrio globale. «Si tratta di una situazione che ha le sue radici in scelte politiche ed economiche dannose, responsabili di dinamiche di produzione, distribuzione, e sistemi di commercio internazionale sconsiderati segnate da gravi squilibri – sottolinea Caritas -. È necessario invece sviluppare nuovi modelli, in grado di garantire il diritto al cibo, favorendo il protagonismo dei gruppi più svantaggiati, puntando su sistemi di produzione basati sulla valorizzazione del territorio e sul legame tra produzione agricola e gestione degli ecosistemi».

Il tema della finanza invece verrà affrontato sottolineando come essa sia una delle cause principali dell’attuale crisi internazionale. «Poche grandi banche, a livello mondiale, concentrano nelle proprie mani un enorme potere finanziario, intrecciando le attività tradizionali di deposito e credito, con operazioni d’investimento, soprattutto di carattere finanziario rischioso e speculativo a livello globale, tali che un loro fallimento genererebbe effetti disastrosi: sia direttamente per i dipendenti e i risparmiatori, che indirettamente per il sistema delle imprese, i lavoratori e per tutti i cittadini – si legge nel documento presentato per l’occasione dalla Caritas -. Questa dinamica è il frutto di relazioni finanziarie squilibrate e di un sistema di regole mal funzionante, che ha favorito comportamenti speculativi e finalizzati al guadagno di pochi nel breve periodo, a danno di molti, generando dinamiche e rischi sistemici che colpiscono tutti i paesi del mondo. Tutto questo colpisce i paesi del Sud del mondo in modo particolarmente severo, con la speculazione finanziaria i prezzi dei generi alimentari sono schizzati in alto generando le cosiddette guerre del pane e nuova fame».

Infine per quanto riguarda la pace si sottolinea come essa vada perseguita per risolvere il problema dell’accesso alle risorse. «Le cifre sproporzionate che nel mondo si impiegano per mettere a punto sistemi di arma sempre più sofisticati rappresentano un segnale di quanto sia necessario sviluppare un approccio di pace nella gestione delle risorse pubbliche – sottolinea Caritas – La costruzione di un mondo di pace è innanzitutto un mondo libero da violenza e sopraffazione, ma anche un mondo in cui ad ogni donna ed ogni uomo sia consentito vivere in piena dignità. È necessario quindi agire sull’insieme dei fattori, che limitano un percorso in questa direzione, promuovendo equità nella distribuzione delle risorse, democrazia, partecipazione politica, efficaci strutture di governo nazionale ed internazionale, e processi di disarmo globale significativi ed efficaci».

(fonte: Avvenire)

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Pop economix: un fumetto per capire la “crisi” http://sullafamenonsispecula.org/pop-economix-un-fumetto-per-capire-la-crisi/ http://sullafamenonsispecula.org/pop-economix-un-fumetto-per-capire-la-crisi/#respond Mon, 24 Mar 2014 12:42:08 +0000 http://t-l.it/foodspeculation/?p=473 Un progetto no profit nato nelle piazze, con un collettivo che porta in scena uno spettacolo per spiegare con linguaggio semplice i meccanismi della finanza ...

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Un progetto no profit nato nelle piazze, con un collettivo che porta in scena uno spettacolo per spiegare con linguaggio semplice i meccanismi della finanza e le sue conseguenze sulla vita quotidiana. E che oggi è diventato fumetto. Una lettura agile e democratica che potrebbe renderci cittadini più responsabili.

Bolle. Derivati. Austerity. Molte di queste parole sono entrate per causa di forza maggiore nel vocabolario quotidiano di noi, comuni cittadini, che della res pubblica subiamo decisioni e conseguenze. Ma se è vero che più o meno tutti, sebbene non addetti ai lavori, sapremmo orientarci per capire il senso di un discorso di natura finanziaria, è vero anche che tutti cadremmo inesorabilmente in fallo se ci chiedessero di spiegare cosa esattamente sia una bolla, appunto, o come il fallimento di Lehman Brothers abbia potuto trascinare con sé nel crollo l’intera economia del mondo occidentale. Così, l’arrivo di questo manualetto si accompagna a grandi aspettative: si chiama Pop Economix, e spiega la crisi a fumetti. Un mezzo semplice, veloce e molto pop, nel senso più autentico del termine. L’idea è dell’omonimo collettivo Pop Economy che dall’inizio del 2013 gira le piazze italiane (siamo a 100 date in 80 città per 15mila spettatori) per parlare di economia con un linguaggio accessibile a tutti. Un progetto non profit, aperto al contributo e al sostegno da parte di chi pensa che l’informazione sia presupposto di democrazia, libertà e giustizia, che da Live Show (di Alberto Pagliarino, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza) è diventato magazine, e da magazine è diventato appunto graphic novel, pubblicata da Becco Giallo (160 pp, 16 euro) e disegnata da Davide Pascutti, Premio Albertarelli come Miglior nuovo autore 2011.

LEGGI ALCUNE TAVOLE DEL FUMETTO

“Disegnare Pop Economix non è stato particolarmente difficile, è scriverlo che mi è costato fatica e sudore”, racconta Pascutti, che ha seguito tappa per tappa il tour dello spettacolo per entrare nel vivo del tema, fare proprio l’approccio con cui Alberto Pagliarino, l’attore che porta in scena il testo, spiega al pubblico una storia che tutti conoscono ma pochi hanno compreso a fondo. “Tutto inizia con una bolla. Quanti tipi di bolla conoscete? Bolle di sapone, bolle di chewing gum, bolle nell’acqua quando è ora di buttare la pasta… ma la bolla finanziaria, cos’è?” Questo l’incipit del fumetto, e della triste storia che ne segue: la bolla scoppia, i titoli perdono fino al 78% del loro valore. Investitori e risparmiatori si ritrovano in mutande. Consumi e produzione calano drasticamente e nel marzo 2001 gli Stati Uniti entrano in recessione. È questione di tempo perché le conseguenze arrivino fino a noi. All’inizio le famiglie non se ne accorgono, i consumi calano poco. Poi le imprese restano senza soldi perché le banche non prestano più, e senza soldi non investono, non crescono e non pagano gli stipendi. Cominciano a tagliare, ridurre, licenziare. In quel momento la crisi della finanza diventa la crisi di tutta l’economia reale.

“Cerchiamo di rispondere alle domande dell’uomo della strada, alle nostre stesse perplessità”, spiega ancora l’autore: “da un lato rendiamo alcuni concetti accessibili a tutti, dall’altro li invitiamo ad approfondire”. Così, pagina dopo pagina, il protagonista del fumetto nei panni di un Virgilio Pop spiega come i titoli finanziari abbiamo fatto impazzire (e poi quasi scomparire) i mutui, come la Grecia abbia fatto “crack”, presenta i PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) e spiega le ragioni degli Indignados, analizza perché i responsabili della crisi non siano in prigione e nemmeno ci andranno (uno per uno, tutti e 15 i nomi dati dal New York Times con foto/ritratto segnaletico “perché se li incrociate per casa gli potete sempre sputare in un occhio”).  La realizzazione del volume dà valore aggiunto al tutto: le illustrazioni hanno licenza Creative Commons, quindi possono essere usate, riprodotte e condivise con citazione dei credit e senza fini di lucro, il fumetto è stato realizzato con Inkscape, software libero per il disegno vettoriale, e stampato su carta certificata FSC, da foreste gestite in maniera corretta e responsabile.

Mettiamola così: se i libri di testo delle scuole superiori potessero trovare nel fumetto la forza narrativa che anima questo libretto, i ragazzi divorerebbero in un pomeriggio anche i manuali delle materie più ostiche. Certo, dichiarare la necessità della presenza di Pop Economix su ogni comodino può sembrare eccessiva e sospetta lode alla pubblicazione e all’editore, ma a cosa serve il giornalismo se non a informare su modi e metodi per diventare cittadini più responsabili?

Visita il sito di Pop Economix per scoprire tutte le date degli spettacoli.

(fonte: Repubblica)

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