Speculazione finanziaria – Sulla Fame Non si specula http://sullafamenonsispecula.org Informati e Partecipa Thu, 04 Apr 2019 10:26:42 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.3 Svizzera: iniziativa contro speculazione all’esame del Consiglio http://sullafamenonsispecula.org/svizzera-iniziativa-contro-la-speculazione-alimentare-va-allesame-del-cosiglio/ http://sullafamenonsispecula.org/svizzera-iniziativa-contro-la-speculazione-alimentare-va-allesame-del-cosiglio/#respond Wed, 17 Jun 2015 12:39:41 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=805 È incominciato al Consiglio degli Stati l’esame dell’iniziativa popolare “Contro la speculazione sulle derrate alimentari” lanciata da Gioventù socialista (GISO). L’iniziativa, depositata nel marzo 2014 ...

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È incominciato al Consiglio degli Stati l’esame dell’iniziativa popolare “Contro la speculazione sulle derrate alimentari” lanciata da Gioventù socialista (GISO).

L’iniziativa, depositata nel marzo 2014 con 115’942 firme valide col sostegno del PS, Verdi e varie organizzazioni di cooperazione internazionale, è una risposta alle forti oscillazioni dei prezzi di molti beni agricoli che si sono verificate negli ultimi anni, causando problemi alimentari in diversi Paesi in via di sviluppo.

Secondo i promotori del testo, queste fluttuazioni sarebbero causate soprattutto dalle operazioni speculative eseguite sui mercati finanziari connessi ai mercati agricoli fisici (i cosiddetti mercati a termine delle merci).

Gli autori dell’iniziativa intendono migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la povertà e la fame proibendo ogni investimento, diretto o indiretto, in strumenti finanziari legati a materie prime agricole e derrate alimentari. Il divieto concerne gli attori finanziari – come banche e gestori di capitali – con sede in Svizzera.

Per la commissione – che riprende in parte gli argomenti del Consiglio federale che boccia il testo senza controprogetto – l’iniziativa contiene senz’altro aspetti etici e morali evidenti; tuttavia, la modifica costituzionale auspicata avrà effetti molto limitati, dal momento che le borse che si occupano di materie prime alimentari si trovano perlopiù all’estero (Stati Uniti e Asia principalmente).

Inoltre, secondo alcuni studi la speculazione a breve termine non avrebbe conseguenze sul prezzo delle materie prime a lungo termine. La maggioranza crede anche che l’iniziativa potrebbe danneggiare la piazza economica elvetica.

Una minoranza proporrà al plenum di accogliere l’iniziativa giacché è immorale che istituti finanziari, tra cui le casse pensioni, possano speculare sulle derrate alimentari. Per questa minoranza, bisogna contrastare la speculazione poiché quest’ultima ha effetti sulla volatilità dei prezzi.

(fonte: Giornale del Popolo)

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Il nostro contributo alla Carta di Milano http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-contributo-alla-carta-di-milano/ http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-contributo-alla-carta-di-milano/#respond Mon, 08 Jun 2015 16:11:00 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=786 Inserire nella Carta di Milano un riferimento specifico ai temi della speculazione finanziaria sul cibo e alla pratica del land grabbing. È la richiesta la ...

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Inserire nella Carta di Milano un riferimento specifico ai temi della speculazione finanziaria sul cibo e alla pratica del land grabbing.

È la richiesta la campagna “Sulla fame non si specula” fa al governo italiano con un documento frutto di un confronto fra diversi attori del mondo della finanza e della cooperazione internazionale.

Oggi in Expo si è svolto il seminario “Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”, organizzato da Sulla fame non si specula insieme al Forum per la finanza sostenibile, Action Aid Italia e la Rete italiana microfinanza. Un momento di approfondimento e confronto che si è concluso con l’approvazione di un documento che chiede al governo italiano di farsi promotore, attraverso Expo2015, di alcune scelte politiche volte a definire un quadro internazionale e nazionale di regole che fermino la speculazione finanziaria legata alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime agricole.

Scarica il documento finance for food

Scarica il comunicato stampa

(nella foto l’istallazione nel Padiglione dell’Onu a Expo che denuncia anche le conseguenze negative della speculazione finanziaria sui beni alimentari)

 

 

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Carta di Milano, ecco cos’ha risposto Maurizio Martina http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-ecco-cosha-risposto-maurizio-martina/ http://sullafamenonsispecula.org/carta-di-milano-ecco-cosha-risposto-maurizio-martina/#respond Tue, 05 May 2015 07:38:52 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=767 «La Carta di Milano non è modificabile nel suo testo. Può essere però ampliata, in particolare attraverso gli allegati, e quindi alcuni concetti e temi ...

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«La Carta di Milano non è modificabile nel suo testo. Può essere però ampliata, in particolare attraverso gli allegati, e quindi alcuni concetti e temi possono essere ulteriormente sviluppati». Così Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, ha risposto alla domanda posta dalla nostra campagna: perché temi come la speculazione finanziaria sui beni alimentari e il land grabbing non compaiono nella Carta di Milano, che sarà l’eredità morale lasciata da Expo? (Vedi qui com’è andata)

«Faccio presente che abbiamo lavorato a questo documento in modo aperto, consapevoli del fatto che alcuni temi andranno sviluppati nei prossimi sei mesi, ma che abbiamo anche scritto la Carta con l’idea di offrire ai Paesi partecipanti una piattaforma all’interno della quale tutti si possano riconoscere» ha detto Martina in un’intervista per il sito Unimondo.

Tra le associazioni presenti al dibattito in Cascina Triulza, il luogo che ospita le iniziative della società civile, alcune ci hanno raccontato di essere state coinvolte nella stesura della Carta, che è un documento politico ed evidentemente deve «tener conto di equilibri politici» come dice Martina nell’intervista, che potete leggere nella versione integrale Qui.

 

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Il nostro video sulla finanza slot: il cibo non è solo una merce http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/ http://sullafamenonsispecula.org/il-nostro-video-sulla-finanza-slot-il-cibo-non-e-solo-una-merce/#respond Tue, 31 Mar 2015 09:50:02 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=730 C’è una finanza-slot machine, che usa il cibo come moneta e che scommette sui prezzi dei beni alimentari. E in questo modo si gioca il ...

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C’è una finanza-slot machine, che usa il cibo come moneta e che scommette sui prezzi dei beni alimentari. E in questo modo si gioca il futuro di intere famiglie e popolazioni vulnerabili. Il nostro video!

Sulla fame non si specula – Video from SULLA FAME NON SI SPECULA on Vimeo.

Disegni: Davide Pascetti; Coordinamento editoriale: Emanuela Citterio; Animazione: Studio Magoga

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Il Papa, l’Expo e il mercato che ostacola la lotta alla fame http://sullafamenonsispecula.org/il-papa-lexpo-e-il-mercato-che-ostacola-la-lotta-alla-fame/ http://sullafamenonsispecula.org/il-papa-lexpo-e-il-mercato-che-ostacola-la-lotta-alla-fame/#respond Mon, 24 Nov 2014 10:30:23 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=679 «Ricordo una frase che ho sentito da un anziano: Dio perdona sempre, gli uomini qualche volta, la Madre Terra non perdona mai!». Così Papa Francesco ...

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«Ricordo una frase che ho sentito da un anziano: Dio perdona sempre, gli uomini qualche volta, la Madre Terra non perdona mai!». Così Papa Francesco ha parlato davanti alla Fao delle responsabilità dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Ma ha usato parole ancora più dure quando ha citato un certo tipo di «mercato» e di «guadagno» che, messo davanti al diritto al cibo di ogni persona, ostacola la lotta alla fame. E ha lanciato un monito ben chiaro: «L’affamato ci chiede dignità, non elemosina». È il 20 novembre, la riunione plenaria della Fao (Food and Agriculture Organisation) delle Nazioni Unite, a Roma e mancano ormai meno di sei mesi dall’inizio dell’Expo a Milano, il cui tema è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Il Papa accetterà l’invito che gli è stato rivolto a essere presente all’esposizione universale che dovrebbe, in teoria, parlare di “Nutrire il pianeta, energia per la vita”? A rispondere, già qualche mese fa, è stato uno dei cardinali più vicini a Bergoglio, Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis e uno degli otto “saggi” chiamati a riformare la Curia Romana. «Non ne ho parlato con lui, ma spero davvero che possa accettarlo» ha detto in un incontro che presentava il programma di Caritas durante Expo Milano 2015. «La sua presenza sarebbe un’opportunità meravigliosa per rinforzare l’impegno nella lotta alla fame».

In questi mesi gli interventi del Papa – direttamente pronunciati o ispirati da lui – si sono susseguiti in modo costante e, si potrebbe dire, insistente.

«La speculazione sui prezzi alimentari è uno scandalo che ha gravi conseguenze per l’accesso al cibo dei più poveri» ha detto a giugno Bergoglio ai partecipanti al Convegno “Investing for the Poor” promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Parole dure, anche allora, nei confronti di un mercato che mette al primo posto il profitto a ogni costo: «Non possiamo tollerare più a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni o che pochi prosperino ricorrendo alla speculazione finanziaria mentre molti ne subiscono pesantemente le conseguenze».

Nel suo intervento alla FAO Francesco è tornato sullo stesso tema: «È inoltre doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla priorità del mercato, e dalla preminenza del guadagno, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria. E mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina!».

Identico, il messaggio lanciato dai vescovi incaricati della pastorale sociale in occasione della 64esima Giornata nazionale del Ringraziamento del 9 novembre: “La finanza poi, purtroppo, si comporta con il cibo come una pura merce, su cui scommettere per trarne profitto, a prescindere dal destino di chi di esso vive”.

A Milano, la città che ospiterà Expo 2015, c’è attesa per il discorso alla città dell’arcivescovo Angelo Scola in occasione di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre. Il diritto al cibo potrebbe essere uno di temi principali del suo intervento, con un accenno a quel «mercato che frena la lotta alla fame» di cui ha parlato Bergoglio.

Il 4 dicembre in Vaticano Papa Francesco incontrerà le organizzazioni non governative Focsiv che della lotta alla fame ne hanno fatto un impegno quotidiano operando a fianco delle comunità locali nei Paesi più poveri. In aula Nervi forse risuoneranno ancora le parole che il Papa ha detto alzando lo sguardo, davanti ai governanti di tutto il mondo: «Se si crede al principio dell’unità della famiglia umana, fondato sulla paternità di Dio Creatore, e alla fratellanza degli esseri umani, nessuna forma di pressione politica o economica che si serva della disponibilità di cibo può essere accettabile. Ma, soprattutto, nessun sistema di discriminazione, di fatto o di diritto, vincolato alla capacità di accesso al mercato degli alimenti, deve essere preso come modello delle azioni internazionali che si propongono di eliminare la fame».

(Emanuela Citterio, fonte: Unimondo)

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Speculazione sul cibo, ecco come funziona http://sullafamenonsispecula.org/food-speculation-video/ http://sullafamenonsispecula.org/food-speculation-video/#comments Wed, 03 Sep 2014 12:58:18 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=610 Nella primavera del 2008 (e poi ancora nel 2011 e nel 2013) i prezzi dei tre alimenti principali di buona parte della popolazione del mondo ...

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Nella primavera del 2008 (e poi ancora nel 2011 e nel 2013) i prezzi dei tre alimenti principali di buona parte della popolazione del mondo – mai, grano e riso – raddoppiarono e in alcuni casi addirittura triplicarono per poi tornare in pochi mesi ai valori iniziali. Ecco un video che spiega cosa è successo e continua a succedere sui mercati finanziari e come avviene la speculazione.

 

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Le regole europee anti-speculazione? Tutt’altro che perfette. http://sullafamenonsispecula.org/le-regole-europee-anti-speculazione-tuttaltro-che-perfette/ http://sullafamenonsispecula.org/le-regole-europee-anti-speculazione-tuttaltro-che-perfette/#respond Fri, 02 May 2014 16:14:37 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=583 Le nuove annunciate regole europee per frenare la speculazione sui beni alimentari sono tutt’altro che perfette a causa della forte attività di lobby di banche ...

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Le nuove annunciate regole europee per frenare la speculazione sui beni alimentari sono tutt’altro che perfette a causa della forte attività di lobby di banche e altri operatori finanziari. Lo sostiene un’analisi di VIGEO, agenzia di rating sociale ed ambientale europea. “Un punto di debolezza della direttiva” sostiene il rapporto “è il fatto che i cosiddetti “limiti di posizione” saranno fissati a livello nazionale da ogni Stato membro e non a livello europeo: in questo modo vi è il rischio che alcuni Paesi (in particolar modo la Gran Bretagna, che si è sempre opposta all’accordo in merito) possano fissare regole piuttosto blande per attirare capitali, dando vita a quella che è stata definita una possibile corsa al ribasso che diluirebbe di molto l’effetto della nuova regolamentazione”. Il rapporto di VIGEO passa in rassegna nella parte finale il comportamento delle banche nei confronti dell’uso dei derivati legati ai beni alimentari e la loro risposta alle campagne di sensibilizzazione della società civile.

Banche e speculazione sul cibo: una lezione dalle ONG 

Di Stefano Ramelli e Cristina Daverio di VIGEO Italia

Il 14 gennaio 2014 il Parlamento e il Consiglio Euro- peo hanno annunciato l’accordo sull’introduzione di misure per ridurre le attività speculative sulle mate- rie prime da parte degli istituti finanziari, nell’ambi- to dell’attesa riforma dei mercati degli strumenti fi- nanziari (MiFID II Markets in Financial Instruments Directive II). In base all’accordo, saranno introdotti dei limiti alle posizioni finanziarie sui derivati relativi alle materie prime, riducendo così il rischio che i sin- goli operatori possano influenzarne significativa- mente i prezzi. Inoltre, la negoziazione privata e non regolata di contratti derivati (i cosiddetti “over the counter”) e gli scambi ad alta velocità, che possono destabilizzare i mercati, saranno regolati da specifici quadri legislativi.

Queste misure sono state accolte con soddisfazione dai tanti gruppi della società civile (tra cui l’italiana ‘Sulla Fame Non si Specula’) e dalle organizzazioni non governative (tra cui Oxfam, World Development Movement, Friends of the Earth, Foodwatch) impe- gnate da diversi anni nella sensibilizzazione dell’opi- nione pubblica e delle autorità europee sugli effetti della speculazione finanziaria e degli investimenti

passivi sulla volatilità di prezzo di prodotti alimentari di base, come il riso, il mais e il grano. Tuttavia, come anche sottolineato da Oxfam1, le nuove annunciate rego- le europee sono tutt’altro che perfette a causa della forte attività di lobby di ban- che e altri operatori finanziari. In particolare, un punto di debolezza della direttiva è il fatto che i limiti di posizione saranno fissati a livello nazionale da ogni Sta- to membro e non a livello europeo: in questo modo vi è il rischio che alcuni Pae- si (in particolar modo la Gran Bretagna, che si è sempre opposta all’accordo in me- rito) possano fissare regole piuttosto blande per attirare capitali, dando vita a quella che è stata definita una possibile corsa al ribasso che diluirebbe di molto l’effetto della nuova regolamentazione.

Clicca qui per l’intero Report di Vigeo su banche e speculazione

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Speculazione finanziaria: l’Ue prova a darsi regole http://sullafamenonsispecula.org/speculazione-finanziaria-lue-prova-a-darsi-regole-2/ http://sullafamenonsispecula.org/speculazione-finanziaria-lue-prova-a-darsi-regole-2/#respond Mon, 20 Jan 2014 14:43:29 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=398 L’Europa prova a darsi regole per frenare la speculazione finanziaria, soprattutto quella che riguarda i beni di prima necessità e alimentari. Ci sono voluti quasi ...

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L’Europa prova a darsi regole per frenare la speculazione finanziaria, soprattutto quella che riguarda i beni di prima necessità e alimentari. Ci sono voluti quasi tre anni di negoziati. Alla fine, nella notte del 14 gennaio a Strasburgo, i rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea e dei governi degli Stati membri hanno raggiunto l’accordo sulla riforma della direttiva MiFID, quella che stabilisce le regole per i prodotti finanziari scambiati in Europa. Un accordo giunto sul filo del rasoio, ormai alla vigilia della fine della legislatura europea.

L’obiettivo della riforma della direttiva MiFID è rendere più trasparenti i mercati finanziari e chiudere dei veri e propri ‘”buchi” nella regolazione dei mercati finanziari resi sempre più larghi dall’innovazione tecnologica e alle pratiche iperspeculative.

Sono almeno tre le novità essenziali introdotte dall’accordo. Innanzitutto una maggiore trasparenza: d’ora in poi le transazioni finanziarie potranno avvenire solo attraverso mercati regolamentati.

In secondo luogo, ed è l’aspetto che più riguarda le materie prime e i beni alimentari, verranno introdotti dei limiti di posizione: significa che un operatore finanziario non potrà mai avere in mano oltre una certa quota di titoli legati al mercato di una determinata materia prima; questo per evitare che possa influenzarne l’andamento a partire dai propri interessi, non necessariamente coincidenti con quelli degli altri. Questo varrà, oltre che per i prodotti alimentari, su quelli petroliferi, altro settore su cui si è concentratata spesso la speculazione (anche se l’accordo raggiunto stanotte prevede che per i prodotti petroliferi i limiti di posizione entrino in vigore solo nel 2016).

La terza importante novità è che il Mifid II prevede delle misure contro l’High Frequency Trading, cioè quei sistemi che oggi permettono agli operatori finanziari di comprare e vendere titoli attraverso sistemi automatizzati che ragionano per algoritmi matematici, compiendo anche migliaia di operazioni in un minuto, all’unico scopo di trarre il massimo profitto dagli scambi finanziari in modo speculativo.

“Per la prima volta in UE, agiremo per impedire la speculazione sui beni alimentari” ha detto la vicepresidente della Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo (ECON) Arlene McCarthy. “Prezzi alti e volatili hanno un impatto devastante sui paesi poveri e dipendenti dal cibo”. “Abbiamo combattuto duramente, lavorando a stretto contatto con le ONG, così da assicurare la creazione di un sistema efficace di limiti da imporre agli operatori finanziari” ha proseguito la McCarthy. “Abbiamo raggiunto tutto questo nonostante l’opposizione del governo britannico e dei conservatori”.

Il raggiungimento dell’accordo in sede europea, osteggiato da diversi gruppi e frutto di lunghe negoziazini fra posizioni diversi, è anche il risultato di numerose inziative di informazione e di advocacy della società civile europea. In Italia a esprimere soddisfazione è stata la campagna Sulla fame non si specula, lanciata a Milano da un gruppo di cittadini e associazione che vede anche il sostegno di enti locali come il Comune di Milano e la Provincia autonoma di Trento.

Uno snodo decisivo dell’applicazione della riforma MiFID riguarderà proprio i limiti di posizione. L’accordo prevede che siano stabiliti a livello nazionale dai singoli paesi membri: l’efficacia di questa misura dipenderà quindi dalle scelte dei singoli governi dell’Unione europea in fase di attuazione della direttiva. “Essendo un aspetto decisivo, sarà fondamentale vigilare perché questi limiti siano reali e le misure efficaci. In Italia noi saremo presenti e faremo sentire la voce di cittadini e associazioni” afferma Giorgio Bernardelli, uno dei portavoci della campagna italiana.

A sollevare analoghe preoccupazioni sono state organizzazioni come Oxfam e World Developement Movement, che soprattutto in Gran Bretagna portano avanti da anni una campagna di sensibilizzazione sul problema della speculazione sui beni alimentari.

“I limiti di posizione verranno fissati dai governi nazionali e non a livello europeo” si legge in comunicato di Oxfam International. “C’è il rischio che se, per esempio in Gran Bretagna, si dovesse fissare un tetto di limiti inefficace,  questo provochi una corsa al ribasso tra i Paesi europei”. L’Inghilterra è infatti tra i Paesi europei quello da sempre più restio a introdurre regole nei mercati finanziari.

di Emanuela Citterio (fonte: Unimondo)

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Sulla fame non si specula: i fondatori http://sullafamenonsispecula.org/sulla-fame-non-si-specula-fondatori/ http://sullafamenonsispecula.org/sulla-fame-non-si-specula-fondatori/#respond Sun, 19 Jan 2014 14:32:58 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=666 Sulla fame non si specula è una campagna di sensibilizzazione fondata da Emanuela Citterio e Giorgio Bernardelli, due giornalisti che occupano di attualità internazionale e ...

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Sulla fame non si specula è una campagna di sensibilizzazione fondata da Emanuela Citterio e Giorgio Bernardelli, due giornalisti che occupano di attualità internazionale e Sud del mondo.

Osservando le crisi alimentari in Africa e in Asia e l’Indice dei prezzi della FAO si sono a un certo punto interrogati sui fattori scatenanti la volatilità dei prezzi dei beni alimentari, e insieme all’economista Riccardo Moro, che insegna Economia dello Sviluppo all’Università di Milano ed è stato il direttore della campagna italiana per la cancellazione del debito dei Paesi poveri, hanno approfondito il fenomeno della speculazione finanziaria sui beni alimentari.

Al gruppo di lavoro si sono aggiunti Luca De Fraia, esperto di campagne e segretario generale di Action Aid Italia, Franca Roiatti giornalista di Panorama ed esperta di land grabbing e Fabio Pipinato, fondatore di Unimondo.it.

Nel 2011 la campagna è nata ufficialmente e ha cominciato ad aggregare gruppi e associazioni, alcune delle quali si sono fatte promotrici e hanno deciso di sostenere fattivamente l’iniziativa. Il Comune di Milano e la Provincia autonoma di Trento hanno dato il proprio sostegno e patrocinio all’iniziativa.

 

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UE: accordo raggiunto sulla riforma MiFID http://sullafamenonsispecula.org/ue-accordo-raggiunto-sulla-riforma-mifid/ http://sullafamenonsispecula.org/ue-accordo-raggiunto-sulla-riforma-mifid/#comments Wed, 15 Jan 2014 17:16:27 +0000 http://sullafamenonsispecula.org/?p=381 Dopo due anni e mezzo di dichiarazioni – e ormai alla vigilia della fine della legislatura europea, che avrebbe fatto slittare il provvedimento a data ...

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Dopo due anni e mezzo di dichiarazioni – e ormai alla vigilia della fine della legislatura europea, che avrebbe fatto slittare il provvedimento a data da destinarsi – questa notte a Strasburgo i rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea e dei governi degli Stati membri hanno raggiunto l’accordo sulla riforma della direttiva MiFID, che stabilisce le regole per i prodotti finanziari scambiati in Europa.

Il fatto che ora l’Europa arrivi ad approvare un atto concreto che ha tra i suoi obiettivi la lotta alla speculazione finanziaria, e in particolare al fenomeno che riguarda le commodities e i beni alimentari, è anche risultato di molte mobilitazioni della società civile avvenute in diversi Paesi europei, fra cui la campagna italiana “Sulla fame non si specula”, lanciata nel 2011 da cittadini e organizzazioni del Terzo Settore con un appello partito da Milano, la città che con l’Expo nel 2015 si propone di mettere al centro dell’attenzione il tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita».

“Per la prima volta vengono introdotti limiti alla speculazione finanziaria sulle commodities e si pone un argine allo scandalo della speculazione sulle materie prime agricole, cioè quel meccanismo che rende oggi possibile arricchirsi con le fluttuazioni sui mercati internazionali dei prezzi di prodotti come il frumento, il mais o la soia” afferma uno dei portavoce della campagna, Giorgio Bernardelli, giornalista del Pime di Milano. “Un meccanismo che ha anche un rovescio della medaglia: accentuando la volatilità dei prezzi, si rischia (almeno nel breve periodo) di rendere più drammatici gli effetti di fenomeni come una carestia o un’inondazione nei Paesi più poveri”.

“Della riforma MiFID apprezziamo l’obiettivo di portare più trasparenza sul mercato dei derivati,  e l’introduzione di limiti di posizione nei confronti degli investitori per evitare manipolazioni e distorsioni del mercato. I limiti di posizione verranno stabiliti a livello nazionale, l’efficacia di questa misura dipenderà quindi dalle scelte dei singoli Paesi dell’Unione europea in fase di attuazione della direttiva. Essendo un aspetto decisivo, sarà fondamentale vigilare perché questi limiti siano reali e le misure efficaci. In Italia noi saremo presenti e faremo sentire la voce di cittadini e associazioni”

In Italia la campagna Sulla fame non si specula è nata da un gruppo di giornalisti, economisti ed esponenti del Terzo Settore nel 2011 e vede fra i promotori organizzazioni del terzo settore come Acli, Ipsia, Intervita, Pime, Fondazione Banca Etica, Unimondo e Link 2007. All’appello della campagna hanno aderito migliaia di cittadini, enti locali e numerose organizzazioni fra cui  Acra, Altromercato, Coldiretti, CoLomba, Mag2 Finance, Mani Tese, Legambiente, Slow Food, Terre di

Mezzo, VITA, Volontari per lo sviluppo, WWF. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano, il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e l’adesione con una mozione da parte sia della Regione Lombardia che della Provincia Autonoma di Trento.

 

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