“La finanza poi, purtroppo, si comporta con il cibo come una pura merce, su cui scommettere per trarne profitto, a prescindere dal destino di chi di esso vive”. Lo dicono i vescovi incaricati della pastorale sociale nel Messaggio per la 64esima Giornata nazionale del Ringraziamento (9 novembre), a pochi mesi dall’apertura di Expo Milano 2015, che sarà dedicato a “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”.

Il documento, espressione della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, fa riferimento esplicitamente al problema della speculazione finanziaria sui beni alimentari. «Papa Francesco richiama spesso “la tragica condizione nella quale vivono ancora milioni di affamati e malnutriti, tra i quali moltissimi bambini”» sottolinea il documento. «La fame è minaccia per molti dei poveri della terra, ma anche tremendo interrogativo per l’indifferenza delle nazioni più ricche».

Per invertire la rotta sullo spreco di cibo e la speculazione, secondo i vescovi è necessario un forte cambiamento culturale e «un grande impegno politico-economico da parte della comunità internazionale», attuando «una risposta collettiva basata su quella cultura della solidarietà, dell’incontro e del dialogo, che dovrebbe essere alla base delle normali interazioni all’interno di ogni famiglia e che richiede la piena, responsabile e impegnata collaborazione da parte di tutti, secondo le proprie possibilità e circostanze».

Sono sempre più frequenti le prese di posizione della chiesa cattolica sul diritto al cibo, contro la “cultura dello spreco” e durante un incontro a Milano promosso da Caritas Internationalis, un cardinale molto vicino al Papa come Oscar Maradiaga ha detto che un’eventuale presenza di Francesco all’Expo 2015 «sarebbe una benedizione e un’opportunità meravigliosa per rinforzare gli sforzi per combattere la fame».