A tre mesi dall’accordo politico – che avevamo annunciato lo scorso 15 gennaio – ieri è arrivata anche l’approvazione ufficiale in aula al Parlamento europeo del Mifid II, la riforma della direttiva sugli strumennti finanziari al cui interno sono previste anche le nuove regole sui derivati legati alle commodities, comprese quelle che hanno a che fare con il cibo. A favore hanno votato 574 eurodeputati, 23 contrari e 34 astenuti. Nell’iter procedurale ora manca solo l’approvazionne formale del Consiglio europeo, che è data ormai per scontata. A quel punto la direttiva Mifid II potrà essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ed entrare così in vigore.
Come scrivevamo già tre mesi fa le novità più importanti della Mifid II che hanno a che fare con il tema della speculazione sul cibo sono due: il mandato all’Esma (la European Securities and Markets Authority) a introdurre limiti di posizione per i prodotti finanziari legati all’andamento delle materie prime che hanno a che fare con il cibo e l’energia e il freno imposto al trading ad altissima frequenza (gli ordini in automatico guidati da algoritmi matematici che aumentano gli effetti degli squilibri tra domanda e offerta).
Si tratta certamente di un passaggio importante, anche se molto ora dipenderà da come verranno concretamente applicate queste nuove regole.
Segnaliamo qui due testi ufficiali diffusi ieri dal Parlamento europeo che aiutano a capire le novità introdotte:
– il comunicato stampa relativo all’approvazione
– le Frequently Asked Questions sulla direttiva Mifid II (quelle che attengono direttamente al tema dei derivati sulle commodities sono le domande 13, 14 e 15)